Secondo il ministero della Salute, la copertura del vaccino per l'influenza tra i portatori di una malattia cronica dovrebbe essere del 75%, invece arriva appena al 30%, vale a dire meno di una persona su tre. E i meno vaccinati sono i malati di tumore, le persone affette da malattie respiratorie croniche e da insufficienza renale. E' la fotografia di un clamoroso gap scattata dal Rapporto nazionale Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), osservatorio dell'Istituto Superiore di Sanità in seguito all'elaborazione delle interviste sui vaccini fatte ai cittadini nelle Asl italiane.
'L'influenza costituisce un rilevante problema di salute per l'elevata contagiosità e le possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio, come gli anziani e i portatori di patologie croniche - si legge nel rapporto - . Conseguenze che hanno forti ripercussioni sanitarie ed economiche in termini di mortalità, ospedalizzazioni, perdita di produttività e altri costi sociali'. La vaccinazione antinfluenzale sarebbe il mezzo più efficace per prevenire queste conseguenze, per questo e' raccomandata ogni anno ai soggetti a rischio, in particolare le persone tra i 18 e i 64 affetti da malattie croniche, coloro che si prendono cura di questi soggetti e persone con oltre 64 anni. Ma l'adesione alla vaccinazione è ancora bassa e da tre anni non accenna ad aumentare, dal momento che nel 2007 la percentuale di vaccinati era sempre del 30%. Tra i 1.999 soggetti al di sotto dei 65 anni, portatori di almeno una patologia cronica intervistati dal Passi, la copertura vaccinale nel 2009-2010 è stata diversa in base al tipo di patologia diagnosticata: più bassa tra i malati di tumore (25%), di malattie respiratorie croniche (29%) e di insufficienza renale (29%), mentre valori più elevati si sono registrati tra le persone affette da malattie cardiovascolari e diabete (38%).
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