Destinata a diventare la terza causa di morte nel mondo nel 2020, la Broncopneumopatia cronico-ostruttiva (Bpco) colpisce in Italia tra l'8 e il 12% della popolazione adulta. I fumatori sono la categoria più a rischio: il 20-40% di loro arriva alla malattia conclamata. Inoltre, le persone potenzialmente affette da Bpco e non ancora diagnosticate rappresentano il 7% della popolazione over 40. E' quanto emerge da una ricerca Eurisko intitolata 'La Bpco in Italia: il percorso diagnostico, l'esperienza della malattia, le aspettative di cura', presentata ieri a Milano in occasione dell'arrivo di un nuovo farmaco nel nostro Paese.
"La Bpco - afferma Andrea Rossi, direttore dell'Unità operativa di pneumologia dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona - è una malattia respiratoria cronica caratterizzata da un'ostruzione mai completamente reversibile del flusso d'aria nei polmoni e accompagnata da importanti fattori che possono coinvolgere anche altri organi. La sigla è stata introdotta alla fine degli anni '50 per indicare due malattie molto diffuse: la bronchite cronica e l'enfisema polmonare, accomunate dall'ostruzione del flusso delle vie aeree". "I pazienti arrivano spesso troppo tardi alla diagnosi - commenta Fausta Franchi, vicepresidente dell'Associazione italiana pazienti Bpco - perché nella maggior parte dei casi sottovalutano i primi campanelli d'allarme.
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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