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Racca, regole certe per la vendita dei farmaci e nessuna liberalizzazione. Fazio: no alle parafarmacie

Farmacia Redazione DottNet | 29/11/2010 14:25

Regole certe ma nessuna liberalizzazione e un riordino complessivo del sistema nazionale per una farmacia sempre più vicina ai cittadini. Si chiama 'Insieme per una farmacia nuova' la convention promossa a Milano da Federfarma, la federazione nazionale delle farmacie italiana. Due giorni di dibattiti i confronti tra i titolari di farmacia, operatori del settore e istituzioni per, come ha precisato la presidente Annarosa Rosa nel suo intervento introduttivo, 'tracciare e costruire insieme le fondamenta del nostro futuro'. Con un obiettivo: 'legare ancora di più la farmacia al territorio'. E con un punto fermo: 'Il libero mercato in sanità, è impossibile'.

Le farmacie italiane fanno dunque quadrato e chiudono la porta a ogni ipotesi di liberalizzazione del settore. 'Siamo di fronte a un vero e proprio accerchiamento - spiega la presidente Racca - la liberalizzazione annienterebbe il servizio, perché il valore della farmacia italiana sta tutto nella sua estensione sul territorio'. Un no alla liberalizzazione che però, chiarisce la presidente di Federfarma, non significa assolutamente deregulation. Anzi: 'Servono regole certe per la tutela dei cittadini'. Regole certe ma anche capaci di fornire risposte al passo con uno scenario di fondo profondamente mutato: 'Le regole attuali sono superate e devono essere rinnovate'. La sfida è così quella di mettere a punto un riordino complessivo del sistema farmaceutico italiano. Una questione decisiva che è al centro della discussione attualmente in corso alla Commissione Igiene e Sanità del Senato. Ma in cima alla scaletta delle priorità da affrontare ci sono altri punti cruciali per il futuro assetto del sistema, come la nuova remunerazione per le farmacie, il rinnovo della convenzione farmaceutica nazionale e i rapporto tra farmacie e Sistema Sanitario Nazionale.

Tutte questioni che secondo la Racca 'avranno un impatto decisivo sul sistema delle farmacie'. E che perciò Federfarma intende affrontare in prima persona, senza interferenze esterne o dall'alto. Avverte la Racca: 'Non dobbiamo permettere che siano altri a costruire la farmacia del futuro, dobbiamo essere noi i protagonisti del rinnovamento delle nostre farmacie perché siamo noi quelli che ci lavorano tutti i giorni'. Tant'è che ad oggi la farmacia risulta il servizio più apprezzato dai cittadini italiani. Lo dice una ricerca realizzata dal Centro Formazione Managemet del terziario, istituto legato a Confcommercio, che pone la farmacia al primo posto tra tutti i servizi pubblici e privati nell'indice di gradimento dei cittadini italiani. 'Questo risultato è per noi un orgoglio - commenta la presidente di Federfarma - e il merito è tutto nostro'.

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Presente alla convention anche Letizia Moratti, che si dice d'accordo sulla necessità di proteggere il settore delle farmacie da ogni tentativo di apertura al mercato. 'No a liberalizzazioni indiscriminate', dice il sindaco di Milano che incassa gli applausi della platea e precisa: 'La farmacia non è un'impresa come un'altra perché ha un ruolo sociale importante, soprattutto nelle grandi città come Milano dove è un punto di riferimento per zone e quartieri: per i cittadini è davvero importante sapere di poter contare sulla professionalità e sulla sensibilità dei farmacisti, soprattutto per la funzione mista di assistenza e sanità messa in campo dalle farmacie'.''Io sono per la liberalizzazione, non per la confusione: tre tipologie di punti vendita sono troppe''. Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio chiude verso le parafarmacie (''francamente - dice - non so bene cosa siano'') e strappa l'applauso dei farmacisti riuniti a Fieramilano. Per il farmaco, afferma Fazio, ''ci possono essere dei punti vendita che vendono prodotti non da prescrizione ma per tutto il resto c'è il farmacista''. Una posizione senz'altro apprezzata dalla presidente di Federfarma, Annarosa Racca. Il ministro Fazio ha mostrato poi aperture, assicurando tra le altre cose che provvederà presto ad aprire il tavolo di confronto sulla remunerazione delle farmacie previsto dalla legge. Le farmacie, ha sottolineato Fazio, dovranno essere sempre di più ''nodo territoriale'', punto di riferimento per le persone, ''farmacia dei servizi'' e già ora sono ''un modello che ha il consenso del 76% dei cittadini''. Clicchi qui per commentare.

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