"Grazie alla progressiva introduzione di farmaci biosimilari, nei prossimi 10 anni il risparmio per il sistema sanitario italiano potrebbe progressivamente salire a 200 milioni di euro annui nel 2015 e raggiungere i 500 milioni di euro annui nel 2020. Complessivamente, le aziende sanitarie risparmierebbero il 3-4% sulla spesa complessiva per i farmaci". A evidenziarlo è stato Giorgio Foresti, amministratore delegato di Teva Italia, ieri a Milano in occasione del convegno 'Farmaci biotecnologici biosimilari: innovazione e sostenibilità organizzato dal 'Sole 24 Ore'. "I farmaci biotecnologici biosimilari - ha spiegato Foresti - sono opzioni terapeutiche altrettanto efficaci, sicure e di qualità rispetto al medicinale biotecnologico originatore e possono garantire l'accesso alle cure più innovative a un numero maggiore di pazienti, favorendo un utilizzo più razionale della spesa farmaceutica".
Ma quali criteri produttivi e sperimentali garantiscono che i farmaci biosimilari, 'copie' meno care in media del 30% dei medicinali biologici, siano efficaci e sicuri? E il mondo clinico come sta accogliendo questa nuova opportunità terapeutica? I potenziali vantaggi per il sistema ospedaliero permetteranno di estendere le cure a un maggior numero di pazienti? A queste domande ha tentato di rispondere il convegno. Al Policlinico di Milano, ad esempio, le prime esperienze cliniche di farmaci biosimilari in ambito ematologico, di cui si è parlato durante l'incontro, hanno evidenziato pari efficacia e sicurezza rispetto ai prodotti originatori.
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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