Una dose giornaliera di aspirina può ridurre il rischio di formazione di molti tipi di cancro. Questo è quanto emerge da uno studio condotto dagli scienziati di Oxford, secondo i quali i risultati della ricerca sono sufficientemente chiari da chiedersi se tutti coloro che hanno più di 40 anni non debbano assumere una dose giornaliera di aspirazione a titolo precauzionale. L'aspirina è infatti già utilizzata per ridurre l'incidenza di infarto ed ictus nelle persone che hanno un maggior rischio; e la nuova scoperta è destinata ad alimentare il dibattito sui meriti del farmaco (che però aumenta il rischio di emorragie in stomaco e intestino).
La ricerca realizzata su 8 trials riguardanti 25.570 pazienti ha mostrato che i decessi per cancro in coloro che avevano preso una dose di 75 milligrammi al giorno erano diminuiti del 25 per cento durante il test e del 34 per cento nei 5 anni successivi. Il trattamento con aspirina è durato tra i quattro e gli otto anni, ma la ricaduta di lungo termine su circa 12.500 pazienti ha dimostrato un effetto protettivo proseguito per vent'anni tanto negli uomini che nelle donne. Lo studio, guidato da Peter Rothwell della britannica Oxford University e pubblicato su Lancet, ha dimostrato che il rischio di cancro viene diminuito del 20% nell'arco di venti anni. Per i singoli tipi di cancro la riduzione e' stata di circa il 40% per il cancro intestinale; del 30 % per quello polmonare, del 10% per il cancro alla prostata e del 60 per cento per quello esofageo.
Bibliografia: Peter M Rothwell et al., Effect of daily aspirin on long-term risk of death due to cancer: analysis of individual patient data from randomised trials. The Lancet, Early Online Publication, 7 December 2010doi:10.1016/S0140-6736(10)62110-1
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