Biscotti, pasta, pane e pappe “glutine-free” fino al primo compleanno. La prevenzione della celiachia potrebbe, infatti, essere piuttosto semplice, almeno secondo uno studio italo-americano presentato al Congresso internazionale sulla celiachia a Genova. Secondo i ricercatori la soluzione potrebbe consistere nel non esporre al glutine durante il primo anno di vita i bambini potenzialmente a rischio di celiachia, ad esempio perché figli di genitori celiaci.
Il progetto italo-americano Celiprev (Rischio di malattia celiaca ed età di introduzione del glutine) è attivo dal 2004, ed è coordinato da Carlo Catassi, docente di pediatria all'Università Politecnica delle Marche e co-direttore del Centro di Ricerca sulla Celiachia dell'Università del Maryland (Usa). La sperimentazione, tuttora in corso, ha coinvolto a oggi 900 bimbi divisi in due gruppi.
Nella dieta del primo gruppo il glutine è stato introdotto a 6 mesi, nel secondo a 12 mesi. Obiettivo, definire il ruolo del momento di assunzione della sostanza nel manifestarsi della celiachia.
Sin: l’alcol è una sostanza tossica e teratogena in grado di passare sempre la barriera placentare, indipendentemente dall’unità alcolica assunta o dalla frequenza di consumo o dall’epoca gestazionale e raggiunge il feto
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Con l'arrivo della stagione estiva e con l'inizio delle tanto sospirate vacanze, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) fornisce una serie di raccomandazioni
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