"Siamo pronti a rispondere alle esigenze della medicina del territorio. Vi sono tra i 5 e i 10 mila medici di famiglia pronti a organizzarsi in maniera avanzata, in una rete, per fare da filtro ai codici bianchi e verdi e alleviare i problemi di sovraffollamento dei pronto soccorso del nostro Paese". Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg), respinge con forza l'accusa mossa dalla Simeu (Società italiana di medicina d'emergenza urgenza), che ha fornito un quadro a tinte fosche sullo stato di salute dei pronto soccorso italiani. "Non si può affermare - spiega Cricelli - che una della cause delle attese infinite e dei boom di accessi nei reparti di emergenza dei nostri ospedali è rappresentata dalla scarsa voglia di lavorare dei medici di famiglia, che, secondo la Simeu, dovrebbero assumersi maggiori responsabilità".
Per Cricelli, "l'organizzazione dell'ospedale non è assolutamente sovrapponibile a quella delle cure primarie. E per aprire un ambulatorio 7 giorni su 7 occorrono le risorse. La nostra categoria è quella che affronta i carichi di lavoro più pesanti dell'intera sanità italiana". A prova di questo impegno la Simg porta a testimonianza l'ultimo rapporto Health Search promosso dalla stessa società scientifica, da cui è emerso che ogni medico di medicina generale esegue in media 30 visite al giorno (da 6,6 contatti all'anno per paziente del 2003 si è passati a 7,1 del 2009). "Il problema - sottolinea Cricelli - è da ricercare nell'arretrata organizzazione sanitaria del nostro Paese.
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
Commenti