Il cancro diventa una malattia dei poveri. Se fino a pochi anni fa le sue cause erano collegate allo stile di vita tipico dei Paesi industrializzati, oggi è chiaro che la maggioranza dei nuovi casi è destinata a comparire nei Paesi in via di sviluppo. Parlano chiaro le cifre presentate a Roma dall'epidemiologo Peter Boyle, direttore dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc) di Lione.
''La diffusa introduzione di fattori di rischio nei Paesi in via di sviluppo, insieme al progressivo aumento e all'invecchiamento della popolazione mondiale, stanno portando ad un rapido aumento dei casi di tumore nel mondo'', ha detto l'esperto . Secondo le stime più recenti, nel 2008 si registrano nel mondo 12,4 milioni di nuovi casi diagnosticati e 7,6 milioni di morti per tumore. Inoltre oltre 28 milioni di persone vivono con la malattia a cinque anni dalla diagnosi. Cifre che secondo i dati presentati da Boyle sono destinate ad aumentare decisamente nei prossimi anni.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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