Un supervaccino polivalente contro tutti i ceppi conosciuti di influenza: i primi test sull'uomo condotti da scienziati di Oxford hanno fatto centro. Il Guardian riporta oggi il successo degli esperimenti, un primo passo avanti verso la prevenzione di una malattia che ogni anno colpisce miliardi di persone. Il vaccino messo a punto al Jenner Institute dell'ateneo britannico prende di mira una parte diversa del virus rispetto ai vaccini tradizionali e li colpisce letteralmente al cuore: questo - spiega il quotidiano - significa che non deve essere riformulato ogni anno per far fronte al ceppo prevalente in circolazione. Messo a punto da un'equipe guidata da Sarah Gilbert, il super-vaccino attacca le proteine comuni a tutti i ceppi all'interno del virus dell'influenza, anziché quelle che 'siedono' sulla superficie esterna, per le quali sono piu' probabili mutazioni.
Mentre i vaccini anti-influenzali tradizionali stimolano da parte dell'organismo la creazione di anticorpi, quello della Gilbert potenzia il numero dei linfociti, un'altra componente chiave del sistema immunitario, capace di indentificare e distruggere le cellule dell'organismo colpite dall'infezione. Nei test, i cui risultati sono stati inviati dal Jenner Institute a riviste specializzate, la Gilbert ha vaccinato undici volontari sani e poi li ha infettati, assieme ad altri undici volontari non vaccinati, con il ceppo H3N2 dell'influenza A isolato per la prima volta nel 2005. Il prossimo passo sarà un test su larga scala su un maggior numero di volontari, in particolare su volontari anziani, una categoria che non risponde usualmente bene ai vaccini tradizionali. Ci vorranno comunque anni prima che il vaccino di Oxford polivalente possa essere disponibile sul mercato.
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