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Federfarma preoccupata per la consegna dei farmaci a domicilio

Farmacia Redazione DottNet | 14/02/2011 10:33

Federfarma ribadisce la propria preoccupazione per la distribuzione a domicilio di alcuni farmaci, prevista dall'accordo fra Farmindustria e Poste italiane. L'associazione dei titolari di farmacie e quella degli industriali del farmaco hanno effettuato ieri un approfondito confronto delle rispettive posizioni.  Federfarma ha manifestato "forte preoccupazione per un progetto che, ancorché di carattere limitato e sperimentale, come affermato dal presidente di Farmindustria Dompè, rischia di sottrarre proprio i farmaci ospedalieri, i più delicati e problematici, alle severe norme di garanzia e sicurezza che disciplinano, in tutta Europa, il percorso del farmaco, dalla sua produzione sino alla consegna al paziente e, per di più, rompe l'indispensabile vincolo professionale tra farmacista e paziente alla base della sicurezza di quest'ultimo", si sottolinea in una nota.

"I rischi legati alla conservazione e al trasporto del farmaco non scaturiscono certo dalle modalità con cui questo viene movimentato in ospedale, ma nella fase successiva, quando verrebbe affidato al postino di turno, per il trasporto e la 'dispensazione' al paziente". L'associazione ha fatto presente a Farmindustria come "in molti casi questo tipo di servizio, in particolare nelle zone disagiate, sia già svolto dalle farmacie del territorio", evidenziando che "queste sono in grado di realizzarlo in maniera più capillare, più efficace e più sicura per le particolari categorie di pazienti e per i farmaci oggetto dell'intesa". Federfarma valuta "positivamente" le prime dichiarazioni dell'assessore del Veneto Luca Coletto, coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, "improntate ad una maggiore attenzione e senso di responsabilità".

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Federfarma ribadisce "agli amministratori pubblici la disponibilità, già manifestata peraltro alla stessa Farmindustria, di farsi carico del problema in maniera strutturale e sistematica e senza una caduta dei livelli di sicurezza e professionalità di cui i cittadini hanno diritto. La salute non e' un territorio in cui possano essere adottate risposte estemporanee e confuse. I decreti sui nuovi servizi, che la farmacia ha fortemente voluto, nascono proprio per risolvere problematiche del genere". L'associazione rinnova infine alle Regioni "la richiesta per una pronta convocazione del tavolo di rinnovo della convenzione, nel quale formulerà proposte organiche in tale senso". Clicchi qui per essere informato.

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