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Una molecola svela la gravità del cancro all’ovaio

Oncologia | 22/02/2011 21:51

Distinguere una donna che guarira' dal cancro all'ovaio da una che invece avra' delle recidive del tumore e' questione di firma. Analizzando dei piccoli frammenti di Rna, infatti (molecole naturali simili a quelle del Dna), i ricercatori sono in grado di capire se la guarigione sara' facile, oppure se le cure dovranno essere piu' aggressive. La scoperta arriva dall'Istituto Mario Negri di Milano, in collaborazione tra gli altri con l'Ospedale San Gerardo di Monza e l'Ospedale Sant'Anna di Torino, ed e' stata pubblicata oggi su Lancet Oncology.

 Lo studio, in particolare, ha scoperto che la misura di alcune molecole di Rna, chiamate 'micro-Rna', ''permette di stabilire quali siano le pazienti con carcinoma dell'ovaio in stadio 1 che guariranno e quelle che presenteranno una recidiva del tumore e avranno quindi una sopravvivenza ridotta a causa della malattia''. Dopo aver seguito 144 pazienti per nove anni dalla diagnosi, i ricercatori hanno scoperto che esiste una vera e propria 'firma molecolare' che definisce la prognosi, cioe' la sopravvivenza delle pazienti. In particolare, per una di queste piccole molecole di Rna (chiamata miR-200c) l'associazione e' molto forte e confermata statisticamente. ''Questi dati - dicono gli scienziati - sono di grande importanza per gettare le basi per effettuare le terapie piu' appropriate nelle diverse pazienti con carcinoma dell'ovaio allo stadio 1, sulla base del rischio di recidiva.

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Inoltre si intravede la possibilita' di sviluppare nuove terapie piu' efficaci in gruppi selezionati di pazienti con questa malattia''. Infine, sapendo in anticipo quali pazienti avranno in futuro una recidiva, si potra' tentare di prevenire queste ricadute concentrando e intensificando le cure per queste malate. Lo studio e' stato possibile grazie a un finanziamento della Fondazione Cariplo, della Fondazione Nerina e Mario Mattioli Onlus e della Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

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