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Invecchiamento come malattia: si cercano e si testano farmaci innovativi

Farmaci | 26/02/2011 15:22

Invecchiare potrebbe non essere piu' considerato un processo irreversibile ma una malattia che puo' essere combattuta con alcuni farmaci di uso comune. E' lo scenario aperto dalle ricerche condotte su alcune malattie rare, come lo studio sulla Mada, una malattia che provoca l'invecchiamento precoce, presentato dal genetista Giuseppe Novelli, preside della facolta' di Medicina dell'universita' di Roma Tor Vergata. ''La ricerca di nuove armi contro l'invecchiamento parte dalle malattie rare e dalla conoscenza del Dna'', ha osservato Novelli nel convegno sulla Medicina della riproduzione organizzato ad Abano Terme (Padova) dalla Societa' Italiana di Andrologia Medica e Medicina della Sessualita' (Siams).

''Parte da qui - ha aggiunto - anche la possibilita' di trasformare farmaci di uso comune in future armi per combattere l'invecchiamento come se fosse una malattia e non, come ancora si intende, un declino irreversibile dell'organismo''. Nello studio quattro giovani di eta' compresa fra 15 e 35 anni, che soffrono di una malattia chiamata Mada (displasia mandibuloacrale) sono stati trattati con farmaci molto comuni, come le statine usate per combattere il colesterolo e una molecola anti-osteoporosi, dietro autorizzazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). ''A un anno dal trattamento - ha detto il genetista - sono migliora lo stato osseo e la densita' ossea''. Combinati tra loro, i due farmaci evitano che si danneggi la ''rete'' (chiamata lamina) che avvolge il Dna all'interno della cellula.

Quando la lamina e' alterata si trasforma nella progerina e scatena l'invecchiamento precoce, provocando malattie come la Mada e la progeria. In futuro ''e'' ipotizzabile pensare che questi farmaci potrebbero mantenerci tutti piu' giovani'', ha osservato Novelli. Anche alcuni farmaci anticancro, utilizzati in modo nuovo, potrebbero allungare la durata della gioventu' e la vita. ''Ancora non conosciamo quanto potenti possano esser questi farmaci, ne' tantomeno gli effetti collaterali dell'inibizione di molti sensori dello stress e dei nutrienti, ma - ha rilevato il genetista - sono previsti risultati importanti nel campo della ricerca per rallentare il processo di invecchiamento''.

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Sono oltre 200 i geni legati all'invecchiamento finora noti: alcuni di essi regolano il ciclo vitale delle cellule, ma molti regolano il meccanismo dell'insulina e l'ormone della crescita, altri ancora agiscono sul gene che regola la lamina che protegge il Dna: se questa protezione ' alterata il patrimonio genetico diventa estremamente vulnerabile e puo' essere facilmente danneggiato. Ora si cominciano a trovare elementi comuni a tutti questi aspetti per Novelli non c'' dubbio che ''stiamo arrivano a teoria unificata dell'invecchiamento capace di mettere insieme fattori genetici e ambientali''. Stanno aumentando anche i ''laboratori viventi'' per capire meglio che cos'e' l'invecchiamento e come combatterlo, come il topo modello della Mada messo a punto dal gruppo di Novelli. Recentemente e' stato anche ottenuto un topo che puo' invecchiare e ringiovanire a comando, a seconda che si attivi o si spenga l'enzima che regola e dimensioni dei ''cappucci'' molecolari (telomeri) che proteggono le estremita' dei cromosomi.

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