Sinergie internazionali, team di lavoro virtuali, obiettivi comuni e condivisione delle risorse e delle tecnologie sono cruciali per dare una spinta alla ricerca del futuro. Per questo l'Ifom di Milano (Istituto specializzato nella ricerca sui meccanismi alla base dell'insorgenza e dello sviluppo dei tumori) sta puntando su una rete di alleanze strategiche con i più competitivi centri di ricerca internazionali, e inaugura a Singapore il primo Joint Research Lab oncologico con A Star, l'Agenzia governativa per la scienza e la ricerca di Singapore.
"In un mondo sempre più competitivo - commenta Marco Foiani, direttore di Ifom - fare ricerca da soli entro i confini nazionali è una corsa fallimentare, che a lungo termine non può produrre risultati scientifici di qualità, ne' avere ricadute benefiche per l'Italia. Singapore - precisa Foiani - ci interessa non solo per gli investimenti crescenti in innovazione tecnologica, ma anche per il dinamismo sul fronte della ricerca e per la qualità della sua produzione scientifica". Le autorità istituzionali singaporiane sostengono infatti un intenso programma di sviluppo nel campo biomedicale, prevedendo per i prossimi anni un incremento dei volumi di investimento registrati in questo settore. Il tutto, in un quadro che pone proprio nella cooperazione internazionale con i centri di ricerca d'eccellenza mondiali e nel coinvolgimento di esperti da tutto il mondo una delle principali chiavi di successo delle proprie politiche di sostegno alla ricerca.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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