Addio ricette mediche cartacee, almeno a lunga scadenza: dopo i certificati medici online, si appresta a entrare a regime anche la ricetta elettronica, come abbiamo anticipato nelle settimane scorse. E' stato pubblicato sabato 5 marzo in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle Finanze che fissa i tempi di avvio del sistema nelle varie regioni: apre la Val d'Aosta l’1 aprile, seguirà l'Emilia Romagna il 1 maggio, poi Abruzzo, Campania, Molise, Piemonte e Provincia autonoma di Bolzano l’1 luglio, Calabria e Liguria l’1 settembre e Basilicata dall’1 ottobre, mentre resta da calendarizzare l'avvio a regime per le regioni rimanenti.
La ricetta elettronica, partendo dallo studio del medico prescrittore che la compila utilizzando anche la tessera sanitaria del paziente, arriverà online alla Regione e al ministero dell'Economia, favorendo così il controllo sulle prescrizioni e sulla spesa. Un'innovazione che, come recentemente affermato dal ministro della Salute Ferruccio Fazio, porterà a un risparmio di 5 miliardi di euro l'anno attraverso un maggior controllo delle terapie e meno errori nelle prescrizioni. I medici sono tenuti a trasmettere elettronicamente almeno l'80% delle ricette ogni mese, quota sotto la quale scatta l'inadempienza. In un secondo momento, poi, la riforma dovrebbe avere ripercussioni positive anche sui pazienti: quando pienamente a regime, la ricetta elettronica sarà infatti spedita anche alle farmacie e agli ambulatori, che in sostanza sapranno quali sono le esigenze del paziente prima ancora che questo vi si rechi. Un altro passo verso la sanità elettronica, insomma, dopo i certificati online: ma i medici di famiglia, proprio come per i certificati, denunciano: "La riforma non può ancora partire, non c'è l'adeguata informatizzazione. Non siamo stati messi in condizione di adempiere a questi obblighi", spiega Giacomo Milillo, segretario nazionale Fimmg. Finora, sottolinea Milillo, "le Regioni, a partire da Campania e Piemonte, hanno condotto una sperimentazione fasulla, avranno mandato sì e no dieci ricette... Non vedo come possano pensare di mettere a regime il sistema, è la solita riforma all'italiana. Ma i nodi prima o poi vengono al pettine", conclude. Ma Brunetta risponde tornando sul certificato online: ''L'applicazione del sistema del certificato medico elettronico è ormai a pieno regime. Ogni settimana arrivano 550 mila certificati on line all'Inps. Inoltre, cosa più straordinaria, sono più del doppio di quelli cartacei. Abbiamo calcolato che abbiamo fatto emergere così 10 milioni di certificati sanitari sommersi''. Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, nel corso della presentazione del recepimento del suo decreto alla Regione Lazio. Rivolgendosi alla governatrice del Lazio Renata Polverini ha messo in evidenza uno dei benefici della novità: ''Ti invito a utilizzare fin da subito questo sistema - ha detto - perché così potrai avere uno spaccato della domanda di salute dei lavoratori dipendenti di questa regione. Lo potrai avere dal punto di vista patologico, dal punto di vista settoriale, dimensionale e anche stagionale. Così dalla domanda di salute potrai costruire la mappa della tua offerta sanitaria, le strutture, i presidi, i medici. Pensa - ha concluso Brunetta - alla quantità di informazioni che potrai ottenere in questo modo'''.
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