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Sanità elettronica, il futuro è già qui* *Di Angelo Lino del Favero, presidente nazionale Federsanità Anci

Sanità pubblica Redazione DottNet | 18/03/2011 09:35

Quando nei grandi appuntamenti del mondo sanitario si sente parlare di sanità elettronica, spesso ci si trova davanti a progetti futuribili. Negli anni ho visto presentare di tutto: dai teleconsulti con i più ampi corredi strumentali, ai piani touch screen che controllano l’assunzione dei farmaci, dai dispositivi medici ridotti alla grandezza di un insetto a sistemi in grado di monitorare a distanza ogni cosa.

Eppure molto di quello che, solo pochi anni fa, sembrava fantascienza, oggi fa parte della nostra realtà quotidiana e la rende più ricca e insieme più semplice. Come è successo, ad ognuno di noi, con i telefoni cellulari. Per la sanità italiana sta accadendo la stessa cosa. Nelle scorse settimane la Conferenza Stato Regioni ha approvato le Linee Guida sul Fascicolo sanitario elettronico (Fse), Linee Guida che non disegnano soltanto il futuro, ma piuttosto mettono ordine in una realtà già avviata in diverse Regioni, come Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Sardegna. E il Fse, vero fulcro della e-health che stiamo costruendo, è un esempio bellissimo di come le nuove tecnologie consentano di realizzare concretamente quei modelli teorici che da tempo inseguiamo.

Il Fse è, e ancor più sarà, lo strumento che permetterà davvero di tessere la rete dei servizi partendo dall’utente, dal singolo cittadino e, contemporaneamente, riducendo sprechi, duplicazioni, attese interminabili. Passando da una struttura all’altra del servizio sanitario, dall’ospedale al medico di famiglia, dallo specialista al laboratorio di analisi, il cittadino porterà con sé la sua storia sanitaria, così che il servizio, di volta in volta, ne tenga conto. Insomma, più appropriatezza, più personalizzazione, più trasparenza. E più risparmio.

 Angelo Lino Del Favero

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