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In Europa è allarme malattie polmonari

Pneumologia Redazione DottNet | 06/10/2008 15:57

In Europa e nel mondo è 'Sos polmoni': Con più di 600 milioni di persone a livello globale affette da BPCO (con una prevalenza in Ue del 4-6%) e tra 100 e 150 milioni che soffrono di asma con 180.000 decessi ogni anno (in Italia gli asmatici sono circa 3 milioni con oltre mille decessi annualmente), le malattie respiratoria rappresentano, infatti, una vera emergenza, ma un malato su due non sa di esserlo.

A dirlo sono gli esperti internazionali riuniti a Berlino per il 18/0 Congresso continentale di malattie respiratorie (ERS). E' dunque ''allarme'' bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva) in tutta Europa, avvertono pneumologi e specialisti, ed anche in Italia la salute dei polmoni è ''molto sottovalutata'': Bronchite cronica e asma bronchiale colpiscono infatti nel nostro Paese 4 milioni di persone (il 6,4% della popolazione). Sensazione di 'fiato corto', difficoltà crescente a compiere sforzi anche minimi sono i campanelli d'allarme in particolare per la BPCO, responsabile di 18.000 decessi l'anno nel nostro paese. Ma il dato più preoccupante, spiegano gli esperti, è la non consapevolezza: un malato su due non sa di esserlo, e se il 30% degli asmatici non ha mai ricevuto una diagnosi, la situazione è ancora più grave per la bronchite cronica, non diagnosticata nel 50-75% dei casi.

''Questa sottovalutazione - afferma il presidente dell'ERS Leonardo Fabbri, direttore della Clinica di malattie Respiratorie dell'Università di Modena e Reggio Emilia - sottolinea la necessità di affrontare meglio le tematiche delle malattie respiratorie, con identificazione dei fattori di rischio, studiando l'impatto sui nostri polmoni di fumo e inquinamento''. Ma dal Congresso arrivano anche novità sul versante delle terapie: sulla BPCO, ad esempio, è stato presentato lo studio 'Uplift' condotto su 6.000 pazienti in 37 paesi. I pazienti, trattati per 4 anni con tiotropio, hanno evidenziato una migliore qualità di vita, una riduzione dei sintomi e delle riacutizzazioni, con una riduzione della mortalità, in particolare cardiovascolare, del 16%.

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Se, da un lato, gli specialisti hanno dunque fatto il punto sulle novità terapeutiche, i riflettori sono stati però puntati anche sulle cause di tali patologie: E sul banco degli imputati è ancora una volta il fumo di sigaretta: ''La prevenzione resta l'arma migliore per combattere i danni ai nostri polmoni - ha ribadito Fabbri - e anche se la nostra legge antifumo è universalmente riconosciuta fra le migliori, come ha sottolineato anche il sindaco di New York Michael Bloomberg intervenuto al nostro congresso, il lavoro è ancora lungo. Tanto che - ha ricordato - restano ancora circa 11 milioni di persone nel nostro Paese dipendenti dal tabacco''. Un messaggio antifumo e in favore dei corretti stili di vita è stato appunto lanciato da Bloomberg, che ha ricevuto il premio della European Lung Foundation (ELF) per il suo importante contributo sul fronte della salute pubblica. Il sindaco e miliardario americano ha infatti creato, in collaborazione con Bill Gates, un fondo di 500 milioni di dollari destinato a politiche di contrasto al fumo nei Paesi d'Asia, Africa e America Latina. Proprio queste nazioni in via di sviluppo sono infatti oggi i 'bersagli' preferenziali delle multinazionali del tabacco, che stanno esportando qui il loro mercato per 'compensare' le perdite di fumatori nell'America del Nord e in Europa Occidentale.

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