Camere senza odori e colorate a tinte tenui, con accesso a Internet e con la possibilità di consultare in rete la propria cartella clinica, per sentirsi più coinvolti nelle decisioni dei medici.Per il futuro gli italiani sognano un ospedale hi-tech e inodore, secondo i primi risultati della ricerca 'L'esperienza del cittadino-paziente tra high tech e high touch', condotta da Luca Buccoliero, Elena Bellio e Valentina Reboldi del Cermes dell'università Bocconi di Milano, il Centro di ricerca su marketing e servizi che ha dedicato un filone di ricerca al 'value for citizen'.
Dalle interviste a 120 pazienti ricoverati in tre diverse strutture - riferisce una nota dell'ateneo milanese - emerge innanzitutto un livello di soddisfazione mediamente elevato sull'ospedale 'testato' di persona (4,60 in una scala da 1 a 5), anche se le soddisfazioni parziali (riferite a quelli che la ricerca considera i 4 driver fondamentali di valore nell'esperienza del paziente, ossia la tecnologia, l'ambiente fisico e il comfort, il 'patient empowerment', la privacy e la dignità personale) sono un po' più basse. Il 35,83% del campione esprime il desiderio di poter utilizzare Internet per scaricare cartella clinica e referti, e oltre il 42% dei degenti desidererebbe potersi connettere al web dalla propria stanza: un dato fortemente correlato all'età dell'intervistato (i più giovani sono i più interessati al collegamento in rete) e con altre caratteristiche come il grado d'istruzione.
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