I casi di salmonella nell'uomo sono diminuiti del 17% nel 2009, facendo registrare un calo per il quinto anno consecutivo. E' quanto emerge dalla relazione annuale sulle zoonosi (infezioni e malattie che possono essere trasmesse dagli animali agli esseri umani) sulle epidemie di origine alimentare nell'Unione europea per il 2009, pubblicata oggi L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Nella relazione dell'Authority con sede a Parma si legge inoltre che tra il 2008 e il 2009 il numero dei gruppi di galline ovaiole infetti da salmonella è diminuito del 9%.
Nel 2009, precisa il rapporto, sono stati segnalati 5.550 epidemie di origine alimentare nell'Ue, che hanno colpito 48.964 persone e causato 46 decessi. Le cause di epidemie a trasmissione alimentare riferite più di frequente sono state Salmonella (31% di tutte le infezioni), virus (19%) e tossine batteriche (10%). Le principali fonti di epidemie sono state uova e ovoprodotti, pasti misti e a buffet, carne suina e prodotti da essa derivati. La campylobatteriosi è stata ancora la malattia zoonotica segnalata con maggior frequenza nell'uomo, in leggero aumento nel 2009 con 198 252 casi rispetto ai 190.566 del 2008 (+4%). Nei prodotti alimentari il Campylobacter, che può provocare diarrea e febbre, è stato rinvenuto per lo più nella carne di pollame cruda, mentre negli animali vivi è risultato presente nel pollame, nei suini e nei bovini.
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