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Grosseto, scherzi in rianimazione: medici e infermieri sospesi

Sanità pubblica Redazione DottNet | 30/03/2011 23:36

Sberleffi, scherzi, una specie di Carnevale improvvisato, accanto a pazienti gravissimi, anche in coma. Poi le foto vanno a finire su Facebook, una lettrice le scopre, si indigna e denuncia tutto ad un quotidiano. Così  è scoppiato il caso, a Grosseto, delle immagini di sanitari, medici e infermieri, che si fotografano mentre compiono atti goliardici nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale 'Misericordia e Dolce'. La Asl ha fatto scattare subito, stamani, un'indagine disciplinare e un medico e tre infermieri riconosciuti dalle foto sono già sospesi in via cautelativa.

 E per fare luce sulla vicenda la Commissione di inchiesta sul servizio sanitario nazionale ha chiesto l'intervento dei carabinieri della sanità NAS. 'Le immagini che abbiamo visto sono gravi - ha detto Marino - e la Commissione teme che possano creare un clima di sfiducia e tensione intorno ai tanti operatori che ogni giorno invece svolgono con grande responsabilità e preparazione il proprio compito assistenziale. Per questo la Commissione ha chiesto ai Nas di verificare quanto accaduto all'Ospedale'. Nelle foto su Facebook, alcuni fumano; c'è chi si maschera tipo mummie fasciandosi con garze, bende, cerotti; sulla testa di uno dei sanitari si legge 'no morfina'; sullo sfondo il letto con un paziente grave.

'Sono indignata - aveva scritto la lettrice nella sua denuncia - per il solo fatto che malati inconsapevoli possano esser stati scherniti con così tanta scioltezza. Per senso civico ritengo opportuno rendere noto questo fatto tanto increscioso affinché non accada mai più'. Oltre alla mancanza di 'rispetto per la sofferenza altrui è stata calpestata la privacy - prosegue la lettera -; è stato scambiato l'ospedale per una sala da biliardo con tanto di sigarette accese e il reparto di rianimazione, coi pazienti in coma, per un ridicolo Carnevale'.

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Le foto sono state pubblicate su un profilo di Facebook che risulta denominato 'Quelli della rianimazione'. 'La sensazione - ha commentato il direttore sanitario della Asl, Danilo Zuccherelli - è che sia un episodio singolo. Non c'è stata nessuna ripercussione ne' sui pazienti, che non sono stati coinvolti, ne' sull'operatività del servizio'. Le foto sarebbero di un anno e mezzo fa ma la 'goliardata' è stata scoperta per caso su Internet solo ora. L'assessore regionale alla salute, Daniela Scaramuccia, ha evidenziato la 'risposta tempestiva presa dalla Asl nei confronti degli operatori coinvolti'. Il sindaco Emilio Bonifazi ha parlato di 'vicenda vergognosa'. Gli accertamenti proseguono; oltre a coloro già sospesi dal servizio, i vertici della Asl sentiranno anche nei prossimi giorni altri medici e infermieri interessati.

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