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L’Iss autorizza il trapianto delle staminali cerebrali

Sanità pubblica Redazione DottNet | 31/03/2011 16:59

La commissione competente dell'Istituto Superiore di Sanità ha approvato la richiesta di procedere con la sperimentazione di fase I che prevede il trapianto di cellule staminali cerebrali umane in pazienti affetti da Sla - Sclerosi Laterale Amiotrofica. Lo sponsor del trial è il prof. Angelo Luigi Vescovi, direttore scientifico dell'Ircss Casa Sollievo della Sofferenza Opera di San Pio da Pietrelcina ed è stato sviluppato congiuntamente dalla Fondazione Cellule Staminali, l'Associazione Neurothon onlus e la Diocesi di Terni, Narni e Amelia con il Vescovo Vincenzo Paglia. Si apre ora, si legge in una nota dell'Ircss, la fase che porterà all'arruolamento dei pazienti e quindi all'inizio vero e proprio della sperimentazione.

 L'autorizzazione dell'Iss consente infatti l'avvio della fase successiva della ricerca che prevede - secondo obbligo di legge - l'invio del dossier scientifico della sperimentazione ai comitati etici dei vari centri ospedalieri coinvolti nello studio, primo fra tutti il comitato dell'Ospedale di Terni. In quest'ultimo infatti si deve necessariamente svolgere il trapianto, poiché le cellule sono prodotte lì e non possono al momento essere spostate in altra sede prima dell'intervento.

Il compito dei comitati etici è quello di vagliare il protocollo e di esprimere il loro parere in tempi plausibilmente contenuti. Questa procedura è obbligatoria ed e' posta a tutela dei pazienti che saranno coinvolti: serve infatti ad analizzare definitivamente la sicurezza del trial in relazione ai mezzi e alle strutture ospedaliere a disposizione degli sperimentatori. I comitati etici inoltre forniranno un fondamentale contributo per definire i criteri di selezione e reclutamento dei pazienti.

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Infine, il parere dei comitati è vincolante affinché il Direttore Generale del centro che ospiterà la sperimentazione possa autorizzarne l'effettivo. Parallelamente si stanno svolgendo i necessari incontri organizzativi con i responsabili neurologi e i neurochirurghi anestesisti e pneumologi per mettere a punto nei minimi dettagli gli aspetti pratici per l'inizio sperimentazione. Non è possibile fare previsioni accurate circa la tempistica dei processi di autorizzazione da parte dei comitati etici e quindi del conseguente inizio del reclutamento e avvio della sperimentazione sul paziente. In ogni caso, poiché i comitati etici si riuniscono con una frequenza mensile, è ipotizzabile, sebbene non certo, l'inizio della sperimentazione in tarda estate/inizio autunno.

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