Sulla scia delle ricerche da lei condotte una professoressa di Oxford, Valerie Boral, si è detta convinta che esistono finalmente tutte le condizioni necessarie per la messa a punto di un vaccino in grado di prevenire il cancro al seno.
A capo del reparto 'epidemiologia del cancro' nel prestigioso ateneo inglese, la professoressa Boral ha spiegato al quotidiano 'Guardian' che la stragrande maggioranza dei tumori al seno è provocata da ''un'assenza di cambiamenti ormonali connessi con il parto''. Coordinatrice di un'ampia ricerca sulle causa del più diffuso tumore femminile, l'esperta è arrivata ad una conclusione che considera incontrovertibile: più una donna ha figli e li allatta e meno corre il rischio di cancro alla mammella. A suo avviso ci sono ormai tutti i presupposti per lavorare alla messa a punto di un vaccino che in qualche modo imiti sotto il profilo ormonale gli effetti del parto e dell'allattamento.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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