Sono oltre 25mila le persone che muoiono ogni anno nell'Unione Europea per infezioni batteriche resistenti agli antibiotici, la maggior parte delle quali contratte in ospedale. A lanciare l'allarme è l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in occasione del World Health Day, celebrato oggi nella sede della Fao. Nella Regione Europea dell'Oms, che comprende 53 Paesi, il numero totale dei decessi è sconosciuto per mancanza di dati, ma la situazione è verosimilmente più seria.
Medici e scienziati, rileva l'Oms, temono che un uso imprudente degli antibiotici, con conseguente insorgenza e diffusione di malattie dovute a batteri antibiotico-resistenti, ci riconduca ad un'era 'pre-antibiotica', in cui anche le infezioni comuni possono mettere in pericolo la vita umana perché non rispondono alle terapie. Con lo slogan 'Nessuna azione oggi, nessuna cura domani. Difendi la tua difesa', l'Oms Europa vuole sensibilizzare sul rischio che gli antibiotici salvavita perdano il loro potere curativo e punta a ridurre ignoranza e irresponsabilità. 'Siamo ad un punto critico in cui la resistenza agli antibiotici sta raggiungendo livelli senza precedenti e nuovi antibiotici non saranno prodotti in tempo - rileva Zsuzsanna Jakab, direttore regionale Oms Europa - Gli antibiotici sono una risorsa preziosa, ma ormai li diamo per scontati e ne abusiamo: oggi circolano superbatteri che non rispondono a nessun medicinale.
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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