La cassa pensionistica dei medici e dei dentisti italiani riporterà i conti in ordine a partire dal 1? gennaio 2012. L'Enpam prevede infatti che entrerà in vigore per quella data la riforma delle pensioni attualmente allo studio. Nella sua ultima relazione di controllo, la Corte dei Conti ha suonato un campanello d'allarme sulla stabilità economico-finanziaria della cassa. Tuttavia lo studio dei magistrati contabili si riferisce ai bilanci 2008 e 2009, successivamente ai quali è stato impostato un lavoro per riportare in equilibrio i fondi pensionistici dell'Enpam.
In particolare, come la Corte dei Conti ha riconosciuto, la Fondazione Enpam ha presentato i bilanci tecnico-attuariali nei tempi previsti dalla legge. Sulla base di questi dati, giunti a fine 2010, il consiglio di amministrazione e gli organi consultivi dell'Enpam hanno avviato il lavoro di riforma che interverrà sulle aliquote contributive e sui rendimenti ma che lascerà comunque invariata la scelta sul momento del pensionamento, a fronte di eventuali penalizzazioni commisurate all'aspettativa di vita post-lavorativa. In ogni caso non verranno toccate le pensioni in essere e verranno fatti salvi i diritti acquisiti prima della riforma. I cambiamenti, spiegano all’Enpam, si sono resi necessari non per via dei risultati economici - che la Corte dei Conti ha anzi definito "confortanti" - ma a causa di una novità introdotta dalla legge Finanziaria 2007. Nello spazio di una notte l'Enpam, come tutte le casse previdenziali privatizzate, si è trovato a dover garantire un equilibrio non più a 15 anni ma a 30 anni.
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
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