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Rapporto Federfarma 2010: aumentano i ticket, il ruolo delle farmacie nel contenimento della spesa pubblica

Farmaci Silvio Campione | 02/05/2011 15:43

Ticket sui farmaci sempre più cari per i cittadini. Nel 2010 gli italiani hanno speso quasi un miliardo di euro, con un netto incrementato rispetto all'anno precedente. L'incidenza sulla spesa lorda delle quote a carico dei consumatori è passata dal 6,6% del 2009 al 7,6%. Nel 2010 ogni utente ha ritirato in farmacia in media 18 confezioni di medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale, ma è aumentata la somma che ha pagato di tasca propria. Risparmia però, rispetto al 2009, il Ssn che ha registrato una diminuzione della spesa dello 0,7%, sfiorando gli 11 milioni di euro. I dati sono stati diffusi dal rapporto 2010 di Federfarma. La spesa farmaceutica convenzionata netta SSN, nel 2010 ha fatto registrare una diminuzione del -0,7% rispetto al 2009, a fronte di un aumento del numero delle ricette del +2,6%.
 

Nel 2010 le ricette sono state quasi 587 milioni, pari a 9,84 ricette per ciascun cittadino. Le confezioni di medicinali erogate a carico del SSN sono state oltre 1 miliardo e 73 milioni, con un aumento del +2,6% rispetto al 2009. Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 18 confezioni di medicinali a carico del SSN.L'andamento della spesa lo scorso anno continua a essere influenzato dall'incremento del numero delle ricette e dal contestuale calo del valore medio delle ricette stesse (-3,2%): si prescrivono più farmaci, ma di prezzo mediamente più basso.
Tale risultato è dovuto alle riduzioni dei prezzi dei medicinali varate a più riprese dal Governo e dall'AIFA (da ultimo quello del 12,5% sui medicinali equivalenti SSN, in vigore dal 1° giugno al 31 dicembre 2010), al crescente impatto del prezzo di riferimento per i medicinali equivalenti, a seguito della progressiva scadenza di importanti brevetti e alle misure applicate a livello regionale. Tra queste ultime, l'estensione in diverse Regioni del rimborso di riferimento agli inibitori di pompa protonica (misure che, come previsto dalla legge n. 222/2007, non potranno più essere introdotte); la reintroduzione (Abruzzo, Campania, Lazio e, dall'8 maggio 2009, Calabria) o l'appesantimento (Sicilia) del ticket; la distribuzione diretta o tramite le farmacie di medicinali acquistati dalle ASL.


Continua, invece, ad aumentare la spesa farmaceutica ospedaliera che, come risulta dai dati AIFA, è stata pari a 4,21 miliardi, vale a dire 1,695 miliardi più (+67%) del tetto di legge, fissato a quota 2,520 miliardi.

L'ANDAMENTO DEI CONSUMI NEL 2010
Nel 2010 i farmaci per il sistema cardiovascolare sono stati ancora una volta la categoria più prescritta a carico del SSN, con un aumento del numero delle confezione del +2,8%, a fronte di un calo di spesa del -0,7%, dovuta alla diffusione, nell'ambito di tale categoria, di medicinali a brevetto scaduto. In forte aumento, tra le prime dieci categorie, i consumi di medicinali per l'apparato gastrointestinale, in particolare inibitori di pompa protonica (+8,7%), e per il sistema nervoso (+4,7%). In calo, invece il ricorso ad antimicrobici (antibiotici; -5%). Per quanto riguarda i 10 principi attivi a maggior spesa SSN, ai primi posti ci sono due statine, l'atorvastatina e la rosuvastatina, quest'ultima con un aumento di confezioni del +18,4% e un aumento di spesa del +19,2% rispetto al 2009. Tra i primi dieci principi attivi ci sono ben 4 inibitori di pompa protonica, lansoprazolo, esomeprazolo, omeprazolo e pantoprazolo.      

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IL CONTRIBUTO DELLE FARMACIE AL CONTENIMENTO DELLA SPESA
Le farmacie continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa, oltre che con la diffusione degli equivalenti e con la tempestiva fornitura dei dati analitici dei medicinali erogati in regime di SSN, anche con lo sconto al SSN. Nel 2010 le farmacie hanno garantito, proprio con lo sconto al SSN, un risparmio di oltre 600 milioni di euro, ai quali si aggiungono quasi 78 milioni di euro derivanti dal pay-back, posto a carico delle farmacie dal 1° marzo 2007, prorogato per tutto il 2010.
A tali oneri, già estremamente pesanti, si è aggiunta, a partire dal 31 luglio 2010, la trattenuta dell'1,82% sulla spesa farmaceutica, introdotta dal decreto-legge n. 78/2010, convertito nella legge n. 122/2009, che è costata alle farmacie circa 75 milioni di euro nei mesi da agosto a dicembre 2010.
È bene ricordare che lo sconto a carico delle farmacie ha un carattere progressivo in quanto aumenta all'aumentare del prezzo del farmaco, facendo sì che i margini reali della farmacia siano regressivi rispetto al prezzo.  Le farmacie rurali sussidiate e le piccole farmacie a basso fatturato SSN godono di una riduzione dello sconto dovuto al SSN.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE A CARICO DEI CITTADINI
A seguito degli interventi regionali sui ticket, l'incidenza sulla spesa lorda delle quote di partecipazione a carico dei cittadini è passata dal 6,6% del 2009 al 7,6% del 2010. Nelle Regioni con ticket più incisivo le quote di partecipazione hanno un'incidenza sulla spesa lorda tra il 6,3% e il 10,8%.
Da notare l'aumento medio dell'incidenza delle quote pagate dai cittadini anche nelle Regioni che non applicano ticket sui farmaci (dove i cittadini pagano solo l'eventuale differenza tra prezzo di riferimento e prezzo della specialità medicinale più costosa): in queste Regioni, nel 2010, le quote di partecipazione hanno avuto un'incidenza sulla spesa lorda tra il 3,4% e il 4,6%, che oscillava, però, tra il 2,7% e il 3,7% nel 2009. Il maggior onere per i cittadini è dovuto in gran parte alle polemiche strumentali che hanno investito i farmaci generici, accusati di scarsa efficacia, e la sostituzione da parte del farmacista. Tali polemiche hanno fatto sì che i cittadini siano resi diffidenti nei confronti del generico e tendano spesso a preferire il farmaco di marca, pur dovendo pagare la differenza di prezzo.Il calo di spesa, nel 2010, è particolarmente evidente in Molise (-7%), Basilicata (-6,3%), Calabria (-4,4%), Piemonte (-3,6%), Liguria (-2,6%). Va considerato al riguardo che Molise, Calabria, Piemonte e Liguria, in particolare, sono Regioni interessate da piani di rientro dal deficit, che hanno adottato misure di contenimento della spesa molto drastiche, quali l'introduzione o l'aumento del ticket e il potenziamento della distribuzione di medicinali acquistati dalle ASL direttamente agli assistiti e/o tramite le farmacie convenzionate sulla base di specifici accordi.Per quanto riguarda la Calabria, che fa registrare la spesa farmaceutica convenzionata SSN pro-capite più elevata (ma anche quella con il maggior calo nel 2010), si segnala che in questa Regione la maggior parte dei farmaci del PHT, almeno fino a tutto ottobre 2010, è stata distribuita in farmacia in regime convenzionale, mentre in altre Regioni tali farmaci sono stati distribuiti direttamente dalle ASL o dalle farmacie per conto delle ASL sulla base di specifici accordi. In entrambi i casi (distribuzione diretta e distribuzione per conto), la relativa spesa non viene contabilizzata nell'ambito della farmaceutica convenzionata, che risulta quindi più bassa.
Se si tiene conto anche della spesa per farmaci acquistati dalle ASL, le differenze tra Regioni tendono ad attenuarsi, come emerge dal grafico che segue, nel quale sono riportate, Regione per Regione, la spesa pro-capite farmaceutica convenzionata SSN (al netto del pay-back), farmaceutica diretta (che comprende la spesa per farmaci acquistati dalle ASL ed erogati direttamente dalle ASL stesse ovvero tramite le farmacie sulla base di accordi) e la spesa farmaceutica ospedaliera, nel 2009.
L'andamento della spesa farmaceutica complessiva appare piuttosto omogeneo.
Tale omogeneità costituisce un valido presupposto per poter pervenire a una soluzione, concordata a livello nazionale, per la distribuzione tramite le farmacie dei medicinali acquistati dalle ASL e oggi distribuiti dalle ASL stesse. Una soluzione di questo tipo andrebbe incontro alle esigenze dei cittadini di trovare nella farmacia più vicina i medicinali di cui hanno bisogno, nel rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza, e garantirebbe costi certi, contenuti e trasparenti.
Chi entra in farmacia, dunque, paga da pochi centesimi a diverse decine di euro per i medicinali: il costo medio su ogni ricetta del Snn è di 1,68 euro, con una media di 16,8 euro l'anno. L'incidenza maggiore dei ticket si registra in Sicilia, Veneto e Lombardia con un peso di oltre il 10% per cento sul totale della spesa, mentre la più bassa è quella di Valle d'Aosta, Trento e Friuli-Venezia Giulia con il 4%. Crescono i costi per i privati anche nelle Regioni che non applicano ticket sui farmaci e dove si paga solo l'eventuale differenza tra tariffa di riferimento e quello della medicina più costosa.
Medicine costose. Se la cifra da pagare di tasca propria anche quando in mano si ha la ricetta lievita, nei prossimi mesi la situazione non accenna a migliorare. Una recente delibera dell'Aifa  (Agenzia per il farmaco), che applica quanto previsto dalla manovra economica di luglio, ha infatti abbassato i prezzi di riferimento di più di 4.000 medicinali. L'obiettivo è un risparmio di 609 milioni all'anno per le casse del Ssn, ma è chiaro che questa decisione finirà per ricadere sui bilanci delle famiglie.
Tutto questo in attesa che ra l'altro venga risolta la questione dei farmaci generici. L'Aifa ha infatti abbassato il valore dei rimborsi per i cosiddetti "equivalenti" dal 10 al 40% per far risparmiare il sistema sanitario circa 600 milioni all'anno. Il problema è che al provvedimento non sono seguite riduzioni di prezzo da parte di tutte le aziende produttrici. Ma su questo punto il ministro Ferruccio Fazio ha spiegato che la questione sarà presto risolta.
Aumentano le ricette. Il rapporto di Federfarma rivela inoltre che nel 2010 è aumentato il numero complessivo di ricette (+2,6%): in tutto quasi 587 milioni, con una media di poco meno di dieci ricette per cittadino. Le confezioni di medicinali erogate a carico del Ssn sono state oltre 1 miliardo e 73 milioni, con incremento del +2,6% rispetto al 2009. Questo perché si prescrivono più farmaci, ma in media il prezzo è più basso. Clicchi qui per essere informato.

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