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Tumori, il costo dei farmaci è la vera sfida

Farmaci Redazione DottNet | 06/06/2011 19:38

Con una percentuale che sfiora gia' il 40% della spesa farmaceutica totale degli ospedali e una serie di nuove molecole che stanno per arrivare sul mercato quella costituita dal costo dei farmaci contro i tumori e' una vera e propra sfida che aspetta Regioni e Servizio Sanitario Nazionale negli anni futuri. A delineare lo scenario e' Angelo Claudio Palozzo, che coordina l'area oncologica della Societa' Italiana di Farmacia Ospedaliera (Sifo).

"I farmaci oncologici rappresentano il 30% della spesa farmaceutica totale se si considerano sia quella territoriale che quella ospedaliera - spiega l'esperto - mentre per la sola seconda si arriva anche al 40%". Secondo le cifre del libro bianco dell'Aiom ogni unita' operativa oncologica spendeva in media per i farmaci nel 2008 2,2 milioni di euro, una cifra raddoppiata rispetto a quattro anni prima soprattutto per effetto delle molecole innovative che entrano sul mercato, e che sempre di piu' entreranno nei prossimi anni: "L'Italia, a differenza di altri paesi, rende questi farmaci sempre prescrivibili applicando alcune attenzioni che prevedono la condivisione del rischio con le aziende, ad esempio prevedendo sconti per le prime dosi o addirittura il rimborso da parte del produttore se la terapia fallisce - continua Palozzo - bisogna pero' distinguere i vari casi, perche' molte volte queste molecole non sono cosi' innovative, ma aggiungono soltanto qualcosina in piu' rispetto alle precedenti".

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In questo secondo caso bisognera' agire con prudenza per evitare che la spesa aumenti ulteriormente: "Se un farmaco ad esempio allunga la vita del paziente di un mese ma costa 100mila euro per anno di vita guadagnato bisognera' valutare attentamente - sottolinea l'esperto - o non lo si rende prescrivibile se dimostra una scarsa innovativita' oppure le Regioni reagiranno, perche' il costo finale e' a carico loro". Per quanto riguarda i farmaci realmente innovativi invece non ci sono problemi di accessibilita': "Per i farmaci innovativi non esistono ritardi in nessuna Regione - conferma Palozzo - mentre per quelli 'borderline' si puo' avere qualche giorno di ritardo, ma non ci sono situazioni particolarmente gravi

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