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Bpco, varato il documento sulla gestione clinica integrata

Pneumologia Redazione DottNet | 22/06/2011 12:36

E' la quarta causa di morte in Italia con più di 2,5 milioni di persone che ne soffrono e un costo sociale di circa 2.100 euro all'anno per ogni singolo paziente. Parliamo della Bpco, broncopneumopatia cronica ostruttiva. Per combatterla al meglio nasce il primo documento per la gestione clinica integrata della Bpco, presentato  a Roma durante la tavola rotonda 'La gestione clinica integrata della Bpco: una buona proposta contro l'ostruzione'.

Il documento è stato redatto da Aimar, Associazione scientifica interdisciplinare per lo studio delle malattie respiratorie; Aipo, Associazione italiana pneumologi ospedalieri; Simer, Società italiana di medicina respiratoria, con la collaborazione di Simg, Società italiana di medicina generale, la partecipazione attiva del ministero della Salute e dell'Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.Il documento è stato elaborato con il comune obiettivo di poter disporre di uno strumento operativo, una sorta di manuale basato su un modello terapeutico integrato, per una diagnosi precoce e una cura adeguata. Solo la tempestiva presa in carico del paziente e la definizione di un percorso diagnostico-terapeutico adeguato possono favorire un'efficace gestione della Bpco, spiegano gli esperti.

Una patologia che tende ad aggravarsi attraverso una graduale e inarrestabile evoluzione e una serie di complicanze per coloro che, per età avanzata o a causa dell'abitudine al fumo, risultano più esposti. "Ora mi auguro - afferma Paola Pisanti, della direzione generale, programmazione sanitaria, livelli di assistenza e principi etici di sistema del ministero della Salute - che dopo questo documento ci sia una programmazione specifica. Bisogna disegnare un piano organizzativo con indicazioni pratiche".

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La tavola rotonda è stata promossa dall'Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione.Sono in aumento gli italiani che soffrono di broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), patologia troppo spesso ancora sottovalutata. Nel nostro Paese "dal 2000 al 2005 la somma delle ospedalizzazioni dovute alla Bpco riacutizzata e all'insufficienza respiratoria è passata da oltre 73 mila a più di 196 mila casi". Ad affermarlo è Stefano Centanni, presidente Simer, Società italiana di medicina respiratoria, questa mattina a Roma durante la tavola rotonda 'La gestione clinica integrata della Bpco: una Buona Proposta Contro l'Ostruzione'. "La Bpco è una malattia sottovalutata dai pazienti - continua Centanni - perché i suoi sintomi, soprattutto tosse e catarro, sono disturbi all'apparenza normali. Il paziente si rivolge al medico quando non ha più fiato, ciò significa che la malattia si trova ad uno stadio avanzato. L'ideale sarebbe intercettare questi malati in fase precoce, solo così possiamo ritardare l'evoluzione della patologia". La prima cosa da fare, conclude il presidente Simer, è abbandonare le sigarette, tra i principali fattori di rischio.

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