Li chiamano 'farmaci intelligenti' e sono la nuova frontiera della lotta al cancro. A Meldola, all'istituto dei tumori della Romagna, è in funzione il primo centro italiano in grado di produrre i radiofarmaci secondo le nuove direttive europee che entrano in vigore dal primo luglio, quando cioè il centro romagnolo sarà l'unico in Italia a poter produrre questi particolari medicinali che danno nuove speranze a chi lotta contro il cancro. Il nuovo polo è stato realizzato dall'Irst insieme alla Aaa (Advanced accelerator applications), azienda farmaceutica che a Meldola ha creato un laboratorio dedicato.
Il suo cuore, in una stanza bunker, è il ciclotrone, un macchinario che produce, in totale sicurezza per l'ambiente e per le persone, i radioisotopi che, grazie alla radioattività e all'energia nucleare prodotta, sono in grado di distruggere le cellule tumorali. L'isotopo viene legato a molecole selettive per le cellule tumorali. 'Avviene in pratica - ha spiegato Giovanni Paganelli, responsabile del progetto - ciò che avvenne con il Cavallo di Troia. Fu il cavallo, in questo caso il farmaco tradizionale, a riuscire ad entrare nella città assediata, ma furono poi i soldati che c'erano dentro, ovvero il radioisotopo, a vincere la guerra'.
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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