Ogni anno, il fumo uccide 650 mila persone nel mondo, solo in Italia circa 80 mila e i costi della spesa sanitaria interna per il trattamento dei pazienti affetti da patologie attribuibili alle sigarette è di oltre 7,5 miliardi di euro. Sono i dati emersi da un incontro promosso dall'Osservatorio Sanità e Salute dell'Istituto Superiore di Sanita', dall'Associazione Parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione, patrocinato dal Senato. A questi dati si deve aggiungere un'evidenza che deriva da un'indagine Doxa del 2011, secondo la quale, dopo un periodo di calo, il numero dei fumatori in Italia e' nuovamente in crescita e si stima che si attesti sui 500 mila individui.
In particolare, preoccupa l'abbassamento dell'età a cui si arriva alla prima sigaretta. 'In Italia il numero di morti a causa del fumo e' di circa 80 mila persone all'anno - ha ricordato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio - non bisogna abbassare la guardia, per consolidare i risultati ottenuti e conseguirne di nuovi. Le malattie legate al fumo rappresentano, da sole, la principale causa di morte in Europa. Il tabacco è responsabile di oltre 650 mila decessi ogni anno nell'Unione Europea e questa cifra comprende i 19 mila decessi per fumo passivo ovvero di persone che non hanno mai fumato'. Il ministro Fazio ha sottolineato, inoltre, la necessità di agire in termini di prevenzione, che e' il 'principale strumento di contrasto' della seconda causa di morte al mondo.
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