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Fumo, ogni anno muoiono in Italia 80mila persone

Sanità pubblica Redazione DottNet | 05/07/2011 21:11

Ogni anno, il fumo uccide 650 mila persone nel mondo, solo in Italia circa 80 mila e i costi della spesa sanitaria interna per il trattamento dei pazienti affetti da patologie attribuibili alle sigarette è di oltre 7,5 miliardi di euro. Sono i dati emersi da un incontro promosso dall'Osservatorio Sanità e Salute dell'Istituto Superiore di Sanita', dall'Associazione Parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione, patrocinato dal Senato. A questi dati si deve aggiungere un'evidenza che deriva da un'indagine Doxa del 2011, secondo la quale, dopo un periodo di calo, il numero dei fumatori in Italia e' nuovamente in crescita e si stima che si attesti sui 500 mila individui.

 In particolare, preoccupa l'abbassamento dell'età a cui si arriva alla prima sigaretta. 'In Italia il numero di morti a causa del fumo e' di circa 80 mila persone all'anno - ha ricordato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio - non bisogna abbassare la guardia, per consolidare i risultati ottenuti e conseguirne di nuovi. Le malattie legate al fumo rappresentano, da sole, la principale causa di morte in Europa. Il tabacco è responsabile di oltre 650 mila decessi ogni anno nell'Unione Europea e questa cifra comprende i 19 mila decessi per fumo passivo ovvero di persone che non hanno mai fumato'. Il ministro Fazio ha sottolineato, inoltre, la necessità di agire in termini di prevenzione, che e' il 'principale strumento di contrasto' della seconda causa di morte al mondo.

Gli ambiti sui quali lavorare sono per il titolare della sanità 'l'iniziazione al fumo dei giovani, la promozione della cessazione e il sostegno a chi vuole smettere'. 'Secondo un'indagine conoscitiva svolta nel 2005 dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato - ha sottolineato il senatore Ignazio Marino - in Italia fumano il 32,6% dei ragazzi (tra i 15 e i 24 anni) e il 20,7% delle ragazze e l'età in cui si comincia a fumare, in media, è tredici anni, con un'allarmante precocità nelle adolescenti: 7 su 10 accendono la prima sigaretta già a dodici anni'.
Marino, insieme al presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Antonio Tomassini ha presentato un disegno di legge che prevede di vietare il fumo nelle scuole, vietare l'acquisto di sigarette ai minori di 18 anni e di inserire nei pacchetti di sigarette un 'bugiardino' come per i farmaci, che descriva le sostanze contenute. 'Il foglietto illustrativo - ha proseguito Marino - dovrebbe informare i cittadini che quando si accendono una sigaretta si liberano migliaia di sostanze, di cui 40 sicuramente cancerogene, tra queste l'ammoniaca, il mercurio, il cadmio e il benzopirene, sostanza usata nei laboratorio per indurre il cancro negli animali sottoposti a sperimentazioni'.

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