Un accordo di collaborazione scientifica è stato firmato oggi tra Italia e Stati Uniti per intensificare la ricerca scientifica e approfondire le neuroscienze con l'obiettivo di capire quali danni cerebrali provochino le droghe. Un 'presupposto', ha sottolineato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, 'per il successo di ogni operazione, vista la vastità del problema' droga. 'L'idea comune che abbiamo - ha aggiunto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al contrasto delle droghe, Carlo Giovanardi - è che comunque chi finisce nel tunnel della droga possa essere pienamente recuperato e non cronicizzato.
Quindi niente stanze del buco, niente terapie con eroina, ma la possibilità di recuperare i tossicodipendenti e in prospettiva, magari attraverso i vaccini, arrivare a un'operazione che consenta in maniera preventiva di mettere in sicurezza le persone dall'utilizzo delle droghe'. L'accordo, siglato tra il Dipartimento Politiche Antidroga e il National Institute on Drug Abuse (Nida), arriva a seguito di un'altra intesa bilaterale Italia-Usa, che metteva al centro, ha ricordato Giovanardi, 'la salvaguardia della salute e della sicurezza dei cittadini e il no alla liberalizzazione delle droghe'. Secondo Giovanardi, 'il problema della droga è il problema più grave, perché destabilizza' Paesi come 'l'America Latina e l'Africa' e perché alimenta 'mafie e il terrorismo'.
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