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Accordo Italia-Usa sugli effetti delle droghe

Sanità pubblica Redazione DottNet | 25/07/2011 15:52

Un accordo di collaborazione scientifica è stato firmato oggi tra Italia e Stati Uniti per intensificare la ricerca scientifica e approfondire le neuroscienze con l'obiettivo di capire quali danni cerebrali provochino le droghe. Un 'presupposto', ha sottolineato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, 'per il successo di ogni operazione, vista la vastità del problema' droga. 'L'idea comune che abbiamo - ha aggiunto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al contrasto delle droghe, Carlo Giovanardi - è che comunque chi finisce nel tunnel della droga possa essere pienamente recuperato e non cronicizzato.

Quindi niente stanze del buco, niente terapie con eroina, ma la possibilità di recuperare i tossicodipendenti e in prospettiva, magari attraverso i vaccini, arrivare a un'operazione che consenta in maniera preventiva di mettere in sicurezza le persone dall'utilizzo delle droghe'. L'accordo, siglato tra il Dipartimento Politiche Antidroga e il National Institute on Drug Abuse (Nida), arriva a seguito di un'altra intesa bilaterale Italia-Usa, che metteva al centro, ha ricordato Giovanardi, 'la salvaguardia della salute e della sicurezza dei cittadini e il no alla liberalizzazione delle droghe'. Secondo Giovanardi, 'il problema della droga è il problema più grave, perché destabilizza' Paesi come 'l'America Latina e l'Africa' e perché alimenta 'mafie e il terrorismo'.

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La scienza, ha puntualizzato il direttore del Nida, Nora Volkow, 'può darci una soluzione per contribuire alle politiche sociali' contro la droga. Anche contro la cannabis 'che non può essere più considerata una droga leggera'. Tra i presenti, il consigliere della Casa Bianca per le politiche di contrasto alla droga, Kevin Sabet: 'Gli Stati Uniti - ha concluso - si sono dichiarati in chiarissimi termini contrari alla legalizzazione di qualsiasi tipo di droga'.

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