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Tumori, in Italia il 10% dei melanomi di tutta Europa

Oncologia Redazione DottNet | 24/09/2011 16:47

Settemila casi l'anno e 1.500 decessi. L'Italia e' uno dei Paesi in cui il melanoma colpisce piu' duramente, visto che e' al terzo posto a livello europeo per numero di casi. In pratica, considerando l'Europa dei 27, un melanoma su dieci colpisce un italiano, nonostante le piu' a rischio siano storicamente le popolazioni nordiche, con pelli piu' chiare e minori protezioni naturali ai danni dei raggi UV. Il dato emerge dal Congresso europeo di oncologia, in corso a Stoccolma (Svezia), dove si stanno confrontando oltre 15 mila esperti.

 Se in tutta Europa si contano ogni anno poco meno di 70 mila casi di melanoma, nella sola Germania le persone che si ammalano sono 16 mila; nel Regno Unito sono quasi 10 mila; e queste due Nazioni, insieme all'Italia, contano quasi il 50% dei casi europei. Pero', se per Germania e Gran Bretagna le cause sono soprattutto la pelle chiara e i capelli rossi (e' noto che chi ha queste due caratteristiche e' piu' esposto ai danni dei raggi UV), per gli italiani il discorso e' un altro: cattiva esposizione alla luce del sole, abuso di lampade abbronzanti e protezioni solari dubbie. ''Stiamo vivendo un fortissimo incremento di casi di melanoma - spiega Paolo Marchetti, direttore dell'oncologia medica all'ospedale Sant'Andrea di Roma e membro direttivo dell'Associazione italiana oncologia medica (Aiom) -.

Questo per l'abitudine a esporsi eccessivamente al sole, e soprattutto per i lettini auto-abbronzanti, che il Ministero della Salute ha paragonato come dannosita' al fumo di sigaretta per il cancro ai polmoni. L'eta' dei nostri pazienti e' sempre piu' bassa: ora il paziente ha in media 40-45 anni, e il melanoma colpisce soprattutto gli uomini, con un rapporto di 3 a 2 rispetto alle donne''.

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In Italia, aggiunge l'esperto, c'e' la pessima abitudine di lasciare ad esempio ''i bimbi al mare, esposti al sole per 15 ore al giorno con una protezione insufficiente'', ma anche l'abuso di lampade abbronzanti o la scarsa abitudine alla prevenzione: ''un problema che puo' essere soprattutto dei single'', prosegue, dato che spesso le lesioni all'origine del melanoma possono svilupparsi sulla schiena, area difficilmente controllabile da soli. Da qui l'appello a incentivare i controlli, magari gia' a partire dalle scuole, e farsi visitare da un dermatologo almeno una volta l'anno: ''solo lui infatti puo' dirci se quel neo quasi invisibile, magari nascosto tra le dita di un piede'' (un'altra delle zone critiche, e quasi sempre trascurate) ''dara' origine o no a un tumore''.

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