Pone ''non pochi problemi'' la decisione del Tar che, accogliendo la richiesta del Codacons, ha stabilito di estendere il test per verificare la positività alla tbc a tutti i bimbi nati nel reparto di neonatologia del Policlinico Gemelli durante la permanenza dell'infermiera affetta da tubercolosi, forse a partire dai primi mesi del 2010. E' questa l'opinione del direttore del dipartimento Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanita', Giovanni Rezza, il quale rileva come sia complesso risalire alla causa effettiva di una eventuale infezione in bimbi piu' grandi.
''Si e' andati indietro fino ai bambini nati nel 2011 - spiega Rezza - perche' si e' ritenuto che difficilmente l'infermiera sarebbe stata contagiosa oltre tre mesi prima della comparsa dei sintomi. Estendendo invece il test per la tbc anche ai bambini nati nel 2010, come dice il Tar, si pone un grande problema: se si trovassero infatti bimbi positivi al test, sarebbe molto difficile risalire alla causa effettiva del contagio dal momento che, essendo i bambini piu' grandi, potrebbero essere venuti a contatto con il micobatterio della tbc anche all'esterno e comunque non necessariamente in ospedale''. Dunque, prosegue Rezza, ''in questo caso bisognerebbe fare indagini piu' ampie poiche' l'esposizione al batterio potrebbe essere avvenuta anche fuori dall'ospedale''. La decisione del Tar, dunque, commenta Rezza, ''pone problemi dal punto di vista tecnico e non ha tenuto in conto i criteri considerati dalla Regione e dalle strutture interessate''. Altro aspetto, non trascurabile, e' poi anche quello del costo che tale operazione comporterebbe, coinvolgendo un numero molto elevato di bambini.
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
Commenti