Il ddl sul biotestamento potrebbe diventare legge dello Stato prima della fine dell'anno. La previsione e' del relatore del provvedimento, Raffaele Calabro', al termine del ciclo di audizioni della commissione Sanita' del Senato che sta esaminando il testo. Il provvedimento, approvato dalla Camera lo scorso luglio con diverse modifiche, e' tornato in terza lettura al Senato, e da domani la commissione entrera' nel vivo dell'esame delle 'correzioni introdotte a Montecitorio. ''Al momento - ha spiegato Calabro' - le audizioni non ci hanno convinto della necessita' di modifiche sostanziali al testo'' che potrebbe quindi essere approvato da Palazzo Madama senza nuovi cambiamenti, anche se ''bisognera' vedere ora come va il dibattito in commissione''.
Le modifiche introdotte da Montecitorio, anche alla luce di ''sottolineature e chiarimenti'' arrivati dagli esperti, ''non danneggiano ne' peggiorano il testo'' anche se ''ci e' arrivata l'indicazione della necessita' di alcune chiarificazioni''. Ma, fa notare il relatore, anche tra gli stesse societa' scientifiche ''ci sono state valutazioni non omogenee. Ad esempio per i rianimatori ci hanno detto che parlando di 'accertata assenza di attivita' cerebrale integrativa corticale e sottocorticale' si parla di pazienti praticamente morti, mentre oggi, a partire dal direttore del centro nazionale trapianti, Nanni Costa, ci e' stato spiegato che si tratta invece di pazienti vivi con patologia''. Per ovviare alle difficolta' espresse da piu' parti di accertare tale stato, per Calabro' si potrebbe pensare a ''linee guida del ministero''.
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