C'e' chi vive col telefonino in mano, chi il telefono fisso non si ricorda piu' cos'e': l'uso dei telefonini e' cosi' invalso in tutti i campi della nostra vita e a piu' riprese ci si e' chiesto se le onde emesse dai cellulari siano pericolose per la salute. Ma forse il pericolo e' scongiurato, i telefonini non aumentano il rischio di cancro al cervello o piu' in generale al sistema nervoso centrale, anche se li si utilizza abitualmente da oltre 10 anni. Il dato rassicurante arriva da un maxi-studio dalle dimensioni senza precedenti sia per numero di individui considerati sia per gli anni di durata dello stesso, condotto in Danimarca da Christoffer Johansen della Cancer Society di Copenhagen (gia' autore di altri studi sul tema) e Patrizia Frei dell'istituto di Epidemiologia dei Tumori di Copenhagen.
L'indagine epidemiologica, che ha coinvolto 358.403 possessori di telefonini seguiti mediamente per 18 anni, e' stata pubblicata sul British Medical Journal. Lo scorso maggio l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), facente capo all'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS), ha dichiarato che le onde radio di frequenza compatibile con quella delle onde emesse dai telefoni cellulari sono potenzialmente cancerogene, assegnando alle onde dei telefonini una pericolosita' di livello 2B. Ma il dibattito su telefonini e tumori resta aperto da anni e, tra allarmi e smentite, il verdetto finale ancora non c'e'. Intanto il numero di persone che usa il cellulare e' in continuo aumento con oltre 5 milioni di ''nuovi adepti'' nel mondo solo nel 2010.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
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I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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