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Tumori al seno, il 99% delle donne conosce le pratiche di diagnosi precoce

Oncologia Redazione DottNet | 26/10/2011 10:17

Se e' vero che conoscere una malattia e' il primo passo per prevenirla efficacemente, il tumore al seno dovrebbe avere i giorni contati. Il 99% delle donne conosce le pratiche di diagnosi precoce, il 75% pratica l'autopalpazione e l'85% fa la mammografia. Sono dati rincuoranti quelli contenuti in un'indagine Ispo, realizzata per AstraZeneca su 800 donne over 40. Le italiane, dice l'indagine, ''credono nelle potenzialita' della ricerca medica, nei farmaci e nei consigli degli oncologi.

E la ristretta cerchia familiare rappresenta l'ambito in cui chi ha vissuto da vicino una esperienza di malattia ha trovato maggiore facilita' nel parlare della propria condizione: il partner viene citato da circa il 30% dei casi, seguito dai parenti piu' stretti come genitori e fratelli (26%)''. I figli, invece, ''rappresentano un ostacolo psicologico molto forte: oltre il 40% delle donne dichiara che sono proprio loro i famigliari con cui e' stato piu' difficile parlare della malattia''. Sempre piu' rilevante, poi, il rapporto con lo specialista: ''Il medico e' una medicina in se' stesso - ha detto Sandro Barni, direttore dell'Oncologia all'ospedale di Treviglio (Bergamo) - di fronte ad una diagnosi di tumore al seno la paura e' l'elemento predominante, e la paziente ha bisogno di un punto di riferimento che senta partecipe, interessato, vicino''.

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La conferma arriva dall'indagine, dove il rapporto con il medico ''puo' fare la differenza migliorando la reazione alle cure'' per l'86% delle donne, ''dando loro la forza di seguire le terapie e assumere farmaci prescritti (84%)''. Anche la ricerca medica e' considerata un fattore rilevante che da' speranza (58%), ''sebbene sia ritenuta lenta nell'ottenere risultati (30%) e non finanziata adeguatamente (36%)''.

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