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La maternità e' associata ad una modificazione multisensoriale nella corteccia uditiva

Otorinolaringoiatria | 28/10/2011 15:49

La maternita' cambia il cervello. L'istinto materno verso la cura dei neonati e' da tempo riconosciuto come un fenomeno comune sia nell'uomo che negli animali, ma ora un'equipe di ricercatori dell'Universita' Ebraica di Gerusalemme ha dimostrato che la maternita' e' associata all'acquisizione di una nuova serie di comportamenti determinati, almeno in parte, da alterazioni nella funzione del cervello. La ricerca guidata da Adi Mizrahi, ricercatore presso l'Edmond and Lily Safra Center for Brain Sciences e il Silberman Institute of Life Sciences dell'Universita' Ebraica, e' stata appena pubblicata sulla rivista Neuron.

Lo studio mira a comprendere meglio come i cambiamenti neurali integrano gli odori e i suoni che si celano dietro la capacita' di una madre di riconoscere e rispondere alle richieste di soccorso dei propri piccoli. "Sappiamo che determinati cambiamenti cerebrali sono collegati alla maternita' - ha spiegato Mizrahi - ma l'impatto di questi cambiamenti sui processi sensoriali e l'emergere di comportamenti materni sono in gran parte sconosciuti". "Nei topi, stimoli olfattivi e uditivi svolgono un ruolo importante nella comunicazione tra una madre e i suoi cuccioli.

Pertanto, abbiamo ipotizzato che ci possa essere una qualche interazione tra l'elaborazione olfattiva e uditiva, in modo che gli odori del cucciolo potessero in qualche modo modulare un messaggio preciso inviato dal cucciolo alla madre". Mizrahi e il suo collega Lior Cohen hanno esaminato la corteccia uditiva primaria, una regione del cervello coinvolta nel riconoscimento dei suoni, per capire se potesse essere utile come regione di elaborazione iniziale per l'integrazione degli odori del cucciolo.

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La corteccia uditiva primaria e' nota come un sito che subisce modificazioni funzionali in risposta agli stimoli sensoriali provenienti dall'ambiente. Nel loro studio, i ricercatori hanno esposto topi normali, topi che avevano sperimentato l'interazione con i loro cuccioli, e topi in allattamento, agli odori dei cuccioli, e poi monitorato sia l'attivita' spontanea sia quella evocata dei neuroni nella corteccia uditiva. Gli odori hanno innescato cambiamenti molto importanti nella elaborazione uditiva solo nelle femmine che avevano interagito con i cuccioli, mentre le madri in allattamento si sono rivelate piu' sensibili ai suoni del cucciolo. L'integrazione olfattivo-uditiva si e' manifestata nelle madri poco dopo aver partorito e ha avuto un effetto particolarmente forte sulla rilevazione delle chiamate di emergenza del cucciolo. Presi insieme, i risultati suggeriscono che la maternita' e' associata ad una forma precedentemente non descritta di modificazione multisensoriale nella corteccia uditiva.

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