Dalla discussa legge sul biotestamento, giunta in Senato in terza lettura tra mille polemiche e dopo oltre 2 anni e mezzo di iter parlamentare, al disegno di legge bipartisan sul fumo che avrebbe dovuto inasprire le pene alzando il limite del divieto da 16 a 18 anni; dal riordino del servizio farmaceutico, chiesto a gran voce da tutte le categorie, seppur con motivazioni diverse, al ddl sul Governo Clinico, che aveva da poco ottenuto il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni. Sono solo alcuni dei provvedimenti attualmente fermi nelle commissioni sanitarie di Camera e Senato e che verosimilmente non vedranno la 'luce', considerato che in Parlamento l'unica prorita' al momento resta la legge di stabilita'.
E cosi', dopo 3 anni circa di legislatura, gli unici provvedimenti in materia di sanita' di un certo rilievo usciti dal 'palazzo' restano quelli sulle cure palliative e le terapie del dolore e quello sulla farmacia dei servizi. "Noi continueremo a lavorare ma mi sembra difficile che si possano approvare altri provvedimenti, anche perche' quando arriva la legge di stabilita' qui si ferma tutto", chiarisce il presidente della commissione Affari Sociali di Montecitorio, Giuseppe Palumbo, che si dice "dispiaciuto" soprattutto per il disegno di legge sul Governo Clinico che, dopo lo stralcio della parte sulla libera professione, aveva ricevuto il parere positivo delle Regioni. "Mi dispiace molto perche' era un testo molto atteso da tutta la classa medica nazionale", aggiunge Palumbo, sottolineando altri 2 provvedimenti "importanti" che rischiano di saltare: "quello sulla delega al Governo per la riforma fiscale assistenziale, e quello che permetterebbe il trapianto da vivente non solo per il fegato ma anche per l'intestino e il pancreas.
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