Nella cura del tumore al seno è in corso una vera rivoluzione. L'avvento delle terapie target, unito alla diffusione degli screening e al miglioramento delle tecnologie per la diagnosi, sta modificando lo scenario del più diffuso tra i tumori femminili.
''In pochi anni abbiamo assistito a progressi impensabili'' - spiega Sabino De Placido, professore di Oncologia Medica, Responsabile dell'Area Funzionale Terapie Oncologiche Speciali Università degli Studi Federico II di Napoli - ''La mortalità è in calo, e le percentuali di guarigione sono addirittura raddoppiate. Se la malattia è diagnosticata per tempo e correttamente tipizzata, le possibilità di guarire sono molto elevate, e i progressi della medicina consentono anche alle pazienti che soffrono della patologia negli stadi più avanzati di vivere più a lungo e con una buona qualità di vita''. Solo in Italia vengono diagnosticati circa 40.000 nuovi casi di tumore al seno all'anno; in Campania sono oltre 3.000 le donne colpite ogni anno. La diffusione della malattia è in aumento, ma crescono anche le percentuali di sopravvivenza e guarigione. Tra i protagonisti della rivoluzione gli anticorpi monoclonali, farmaci innovativi che hanno la capacità colpire con precisione la cellula malata, senza danneggiare quelle sane.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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