Lāaspergillosi broncopolmonare allergica (ABPA) ĆØ stata ormai riconosciuta come una complicanza micotica dellāasma, mentre lāasma grave con sensibilizzazione fungina (SAFS) non lo ĆØ. NellāABPA, lāimmunoglobulina E totale (IgE) ĆØ generalmente >1000 UI/mL, mentre nella SAFS essa ĆØ <1000 UI/mL, e risulta positiva o al prick test o al test di IgE fungo-specifica. LāAPBA può presentarsi con diversi gradi di gravitĆ dellāasma, e occasionalmente con nessuna asma o fibrosi cistica, lāaltra comune malattia subordinata. La SAFS ĆØ un problema in quei pazienti con uno scarso controllo dellāasma ed occasionalmente si presenta nel reparto di terapia intensiva.
La produzione di tappi di muco e parossismi di tosse ĆØ più comune nellāAPBA. Alcuni difetti genetici alla base sembrano sostenere queste notevoli differenze fenotipiche. Da un punto di vista gestionale sia lāABPA che la SAFS rispondono ad alte dosi di corticosteroidi e ad antimicotici orali, con un tasso di risposta di circa il 60% sia nellāABPA che nella SAFS con lāuso di itraconazolo. Nel 50% dei pazienti lāitraconazolo aumenta l'esposizione ai corticosteroidi per via inalatoria, portando talvolta al tipico aspetto cushingoide. I dati sulla terapia di seconda linea sono scarsi, ma il gruppo di ricerca coordinato dal dott. Hogan ha dimostrato e recentemente pubblicato che il 70-80% dei pazienti che tollerano voriconazolo o posaconazolo rispondono ad essa. Altre terapie utili comprendono la soluzione salina ipertonica nebulizzata per indurre lāespettorazione di spessore e lāazitromicina a lungo termine per il suo effetto anti-infiammatorio lungo le vie aeree. LāOmaluzimab ĆØ utile in alcuni pazienti con la SAFS e occasionalmente nellāABPA. Le complicazioni dellāABPA comprendono la bronchiectasia e lāaspergillosi polmonare cronica. La maggior parte dei pazienti con ABPA e SAFS possono essere stabilizzati per lunghi periodi con corticosteroidi per via inalatoria ed itraconazolo o un altro antimicotico. Si prospettano nuove immunoterapie.
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