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Un altro passo verso il vaccino contro Epatite C. Tecnica del DNA ricombinante in fase clinica apre la strada per debellare una patologia che conta 170 milioni di casi

Infettivologia Medical Information Dottnet | 12/01/2012 09:52

Attualmente, non esiste alcun vaccino per prevenire l’infezione da virus dell'epatite C (HCV), agente patogeno che ad oggi ha colpito oltre 170 milioni di persone nel mondo. Molti studi hanno dimostrato che la risposta immunitaria delle cellule T gioca un ruolo cruciale nella risoluzione spontanea delle malattie infettive, ed in particolare alcuni di essi hanno evidenziato un potenziale ruolo delle cellule T nel trattamento dell’infezione da HCV.

A  tal proposito, è stato effettuato uno studio, successivamente pubblicato su  Science Translational Medicine, con l’obiettivo di valutare se sia possibile suscitare una risposta HCV-specifica da parte delle cellule T, applicando una strategia ricombinante mediante l’utilizzo di vettori adenovirali. Lo studio di fase 1 è stato effettuato su un gruppo di volontari sani ed ha previsto la creazione di due vettori adenovirali ricombinanti, costruiti sulla base di sierotipi di adenovirus rari [adenovirus umano 6 (Ad6) e adenovirus scimpanzé 3 (ChAd3)], e caratterizzati dalla presenza di proteine NS di HCV, di genotipo 1B. Entrambi i vettori sono stati in grado di suscitare la risposta da parte delle cellule T, che hanno mostrato di riconoscere ceppi eterologhi, costituiti dai genotipi 1A e 3A.

La risposta ottenuta ha incluso: l’azione di entrambi i sottogruppi delle cellule T (CD4 e CD8), produzione di interleuchina-2, interferone-γ, e fattore di necrosi tumorale-α, ed è stato dimostrato che potrebbe durare almeno un anno dopo il richiamo con vettore adenovirale eterologo.

In conclusione, l’applicazione di una strategia ricombinante basata sull’utilizzo di vettori adenovirali ha dimostrato di essere in grado di aumentare la risposta immunitaria HCV-specifica da parte delle cellule T, e ha consentito di aprire la strada all’implementazione di vaccini profilattici e terapeutici contro tale malattia.

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