Le riaperture delle varie attività commerciali impongono particolare attenzione per portare il Paese fuori dall’emergenza sanitaria nel più breve tempo possibile. È quindi necessario porre attenzione a tutte le categorie della popolazione da vaccinare, ma in particolare a quella dei “fragili”, fascia in cui si verifica la maggior parte dei ricoveri e dei decessi. Attualmente, la vaccinazione in questo gruppo di pazienti incontra dei ritardi e problemi - soprattutto a domicilio - per ragioni organizzative, tecnologiche (fruibilità del vaccino appropriato), logistiche e di esitanza vaccinale. La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) e Confederazione Associazioni Regionali di Distretto (CARD) hanno redatto un documento congiunto con le raccomandazioni per ottimizzare le vaccinazioni domiciliari nei “fragili”.