Il Tribunale di Roma, da sempre il più restio a conformarsi alla più recente giurisprudenza della corte di Cassazione, si è pronunciato a favore dei camici bianchi, condannando la Presidenza del Consiglio dei Ministri a pagare in favore di 700 medici oltre 32 milioni di Euro. Con la sentenza n. 8427/2012 il Tribunale di Roma ha liquidato in favore dei medici iscritti alla Consulcesi la somma di Euro 11.103,82 per ogni anno di specializzazione, condannando la Presidenza del Consiglio dei Ministri al pagamento di complessivi oltre 32 milioni di Euro per la mancata attuazione delle Direttive Comunitarie in riferimento alle specializzazioni iniziate nel periodo 1982 / 1991.
Il Giudice di primo grado, adeguandosi alla più recente giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione, ha riconosciuto in favore dei medici il diritto al risarcimento dei danni conseguenti alla omessa remunerazione delle frequenze ai corsi di specializzazione, dichiarando che lo stesso non si era prescritto e dando così definitivamente ragione alle argomentazioni sempre affermate con fermezza da Consulcesi. Il Presidente Massimo Tortorella, intervistato precisa: “la notizia è importantissima per tutti i nostri Associati ma anche per tutti quei medici che non ancora hanno aderito alle cause di rimborso e che invitiamo a contattare gratuitamente il nostro numero verde 800.
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La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
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