Noccioli, frassini, ontani e salici per dare una mano al futuro del pianeta. La filiale italiana della multinazionale farmaceutica giapponese Astellas si colora di verde: 'semina' un bosco sul fiume Po e dichiara guerra all'effetto serra, investendo 15 mila euro in un progetto di responsabilità ambientale realizzato in collaborazione con la società di consulenza Eco-Way. L'iniziativa - presentata a Milano dall'amministratore delegato di Astellas Pharma Spa, Maurizio Bruno, e dal responsabile Area project e communication di Eco-Way, Carlo Biggi - prevede l'attivazione di un portale di sensibilizzazione dedicato ai 200 dipendenti della sede di Carugate, nel Nord-Est del capoluogo lombardo, e la riforestazione di un'area di 18 ettari nel Pavese. Un 'bosco Astellas' che neutralizzerà ogni anno quasi 150 delle circa 2.150 tonnellate di anidride carbonica (gas CO2) emesse dall'azienda.
Grazie all'eco-progetto Astellas Italia diventerà una delle prime società farmaceutiche 'emission free' attive nella Penisola, e riceverà da Eco-Way il logo 'No effetto serra forest' che attesta la partecipazione a iniziative verdi di tutela boschiva. "Abbiamo deciso di investire i fondi ricevuti dalla casa madre per festeggiare il raggiungimento dei risultati aziendali in questo progetto di tutela dell'ambiente - spiega Bruno - Un argomento che ci tocca da vicino", perché "risponde ed è coerente con il nostro impegno nella responsabilità sociale d'impresa". E siccome "la coscienza ecologica si manifesta a partire da piccoli gesti quotidiani che ognuno di noi può compiere anche dal proprio posto di lavoro", sottolinea l'Ad, una parte del progetto riguarderà la formazione web dei dipendenti.
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