I medici di famiglia e i pediatri in convenzione con le Asl non possono essere licenziati dai direttori generali prima di aver raggiunto il limite di età pensionabile dei 70 anni. Lo ha stabilito il giudice del lavoro del tribunale di Napoli, disponendo il reintegro immediato in servizio di un medico di base e di uno specialista ambulatoriale che avevano superato i 65 anni di età e che si erano visti notificare un provvedimento firmato dal direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord, Giuseppe Ferraro, che ne disponeva il licenziamento per motivi anagrafici: un caso senza precedenti in Italia.
Una cinquantina i professionisti coinvolti, che solo dopo il ricorso alla magistratura hanno ottenuto il reintegro. Ad agosto la Na2 Nord, che si estende sui 32 Comuni dell’hinterland napoletano con un milione di utenti, aveva disposto il pensionamento coatto di 19 medici specialisti ambulatoriali e di 14 medici di famiglia. I primi 11 licenziamenti erano diventati effettivi a settembre. Ma entro fine anno ne sarebbero stati licenziati un’altra ventina tra medici di base e pediatri di libera scelta che nel frattempo avrebbero compiuto 67 anni. Decisione presa da Ferraro in applicazione della spending review sanitaria e osteggiata dai sindacati dei medici: Fimmg e Sumai ad agosto inviarono una serie di note in cui chiedevano all’azienda di rivedere la delibera.
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