Amedeo Bianco, presidente della Fnomceo, sarà eletto senatore nelle liste siciliane del Pd. La sicurezza deriva dalla sua posizione nel listino dei candidati, al quarto posto, che lo pone al riparo da incognite dell’ultimo minuto, come impone la legge truffa definita elegantemente Porcellum e mai modificata. Il futuro senatore ha già illustrato il suo programma: ''Prioritario mi sembra essere un maggior potere di governo sul Servizio sanitario da attribuirsi al ministero della Salute, riducendo le influenze 'permissive e riduttive' del ministero dell'Economia''. ''L'esperienza di questi anni - aggiunge Bianco - ci consegna l'esigenza di rivedere gli assetti istituzionali del Servizio Sanitario nazionale, ridisegnando un federalismo basato sulla solidarietà, oggi quanto mai opportuno, anche alla luce di programmi che intendono trattenere sui territori di provenienza il settantacinque per cento degli introiti fiscali''. Secondo Bianco ''la Sanita', l'Assistenza e la Scuola pubblica - osserva in una nota - sono grandi presidi di equita', che non dovrebbero diventare variabili dipendenti della Finanza e dell'Economia in un paese avanzato come il nostro''. Bianco conclude annunciando che ''per quanto mi riguarda, sono stato, sono e sarò un custode dell'autonomia e dell'indipendenza dei nostri Ordini, considerandole un bene non negoziabile, nell'interesse della Professione e degli stessi cittadini''. L'Anaao Assomed esprime soddisfazione ed orgoglio per la decisione del Pd di portare nel Senato della Repubblica il Presidente della Fnomceo Amedeo Bianco. "Si tratta di un segnale che, oltre a rendere merito alle capacità e competenze personali, intende valorizzare la professione tutta anche nei tempi duri che sta vivendo sotto i colpi di un attacco cieco alla sanità pubblica in cui largamente si identifica", dicono all'Anaao. "E' un buon inizio per una importante legislatura cui spetterà mettere in sicurezza le caratteristiche di equità ed universalismo di un sistema sanitario fondamentale elemento di civiltà e coesione sociale specie in un periodo buio di crisi economica. Oltre a restituire dignità e serenità alle migliaia di medici che in condizioni sempre più gravose e rischiose, continuano a rispondere ai bisogni di salute dei cittadini coerenti con un imperativo etico e deontologico", commentano al sindacato. I medici tuttavia non avranno solo Bianco come loro paladino, ma anche altri esponenti che hanno deciso di candidarsi nelle fila del Pd.
Tra l'altro, facendo un calcolo sommario ed ipotizzando che il centrosinistra conquisti la maggioranza alla Camera (e nella quasi totalità delle regioni al Senato), è possibile ipotizzare con un discreto margine quali saranno gli eletti nei due rami del Parlamento. Vediamo nel dettaglio, i papabili ad un posto d’onore in Senato e Camera. Oltre a Bianco c’è Annalisa Silvestro, presidente della Federazione dei Collegi Ipasvi (infermieri), nelle liste lombarde al quarto posto. In corsa, in Piemonte, anche Nerina Dirindin esperta di sanità e capo della programmazione sanitaria del ministero della Salute negli anni '90 con il ministro Bindi e poi assessore alla Sanità in Sardegna nella giunta di centro sinistra guidata da Renato Soru dal 2004 al 2008. Confermato nelle liste del Senato anche Ignazio Marino (già componente della commissione Igiene e Sanità e presidente della commissione parlamentare di Inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Ssn), Fiorenza Bassoli (componente della commissione Igiene e Sanità), Luciana Pedoto (che è in lista al Senato dopo essere stata componente della commissione Affari Sociali della Camera), Doris Lo Moro (ex assessore alla Sanità della Regione Calabria e componente della commissione parlamentare di Inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Ssn) e la napoletana Teresa Armato (ex assessore alla Sanità di una della Giunte Bassolino, Regione Campania) al settimo posto in lista e quindi anche lei praticamente blindata per la seconda legislatura consecutiva.
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