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Ordine di Napoli, due medici su tre costretti a emigrare. Allarme di Zuccarelli

Professione Redazione DottNet | 15/01/2013 12:21

Due giovani medici napoletani su tre emigrano verso altre regioni italiane o all'estero: e' quanto denuncia il presidente dell'ordine dei medici di Napoli e provincia, Bruno Zuccarelli, che ha monitorato l'andamento delle iscrizioni all'ordine negli ultimi tre anni. Un problema ''serio e concreto'' dice il numero uno dei medici ''che puo' diventare emergenza'' con lo stop alle assunzioni e la proroga di un altro anno del commissariamento della Sanita' campana.

''Viene bloccato il futuro dei giovani medici - dice Zuccarelli - che anche nel 2013 devono fare i conti con una programmazione in chiaroscuro. Su questo tema ho gia' avuto un incontro con il Prefetto al quale ho preannunciato che il problema potrebbe trasformarsi in vera e propria emergenza se si dovessero interrompere i rapporti di collaborazione con i precari della sanita'''.  ''Invece di razionalizzare le risorse - aggiunge Zuccarelli - si e' proceduto al loro razionamento. E questo sta avvicinando i cittadini a una sanita' low-cost con proposte di assistenza a effetto discount dove le proposte che raggiungono gli utenti sono simili alle offerte natalizie. Si propongono a volte servizi economici in cui il paziente, spesso senza neanche rendersene conto, accetta offerte sanitarie scadenti''.

  Zuccarelli rivolge un appello al governatore della Campania, Stefano Caldoro.  ''Gli chiedo una svolta organizzativa con la nomina di un assessore alla Sanita' che restituisca al sistema assistenziale un valore programmatico - dice - C'e' bisogno di un assessore che chiarisca se i lavori per l'Ospedale del mare sono ripresi realmente, che spieghi se e quando Caserta avra' un Policlinico, un politico che sia in grado di dare risposte di programmazione, organizzazione e controllo di tutto il mondo sanitario, che possa chiarire quanti devono essere e come devono funzionare i centri di eccellenza.

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E ancora se e' utile avere ancora case di cura con pochi posti letto, stabilire quali presidi potenziare, dove realizzare finalmente gli hospice e organizzare la riabilitazione neurologica''. Un appello che Zuccarelli estende anche al Governo nazionale. ''Siamo in piena campagna elettorale - dice - ma dovra' prendere posizione sull'assistenza perche' il 2013 potrebbe essere piu' duro dei precedenti. La riforma Balduzzi ha penalizzato le alte professionalita', sui ticket c'e' scollamento molto forte tra Stato e Regioni e andiamo verso una Sanita' low-cost. Lo Stato deve dirci che sanita' vuole: i medici e gli utenti chiedono ospedali e strutture sicure''.

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