Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami attacca Beppe Grillo: “Francamente non ci fa più neanche ridere, figuriamoci la credibilità che gli diamo per la sua competenza sul sistema sanitario nazionale”. Il riferimento è a “Repubblica TV” dell’11 gennaio 2013 dove si può ascoltare il comico Grillo che tra le altre esternazioni sui Medici dice: “Un medico di famiglia guadagna più di un chirurgo.
Ti sembra normale?”. Secondo Testa questa domanda e tutta l'intervista testimoniano un pressappochismo ed una disinformazione preoccupanti, oltre che offensivi ed inaccettabili se manifestati da un candidato al Governo del Paese. “Il Medico di Famiglia ed il Chirurgo sono due professionisti della Sanità che svolgono due distinte attività specialistiche con la stessa laurea, con diverso titolo specialistico, e con pari dignità. Il confronto su chi guadagna di più, fermo restando che non è affatto vero che un Medico di Famiglia guadagni più di un Chirurgo, è sterile e del tutto afinalistico”, dice Testa. Che aggiunge: “Sia l’uno che l’altro si trovano a lavorare con mezzi insufficienti ed a fronteggiare richieste spesso improprie, dovute all’incapacità, se non alla mancanza di volontà, da parte dei politici, di educare i cittadini ad usufruire correttamente del Servizio Sanitario, oltre che con risorse economiche insufficienti in un clima di enormi sprechi ed abusi in cui certa politica ha sguazzato alla grande”. “La mia domanda – incalza il numero uno dello Snami - che è anche quella di migliaia di Medici, è questa: Vi sembra normale che un politico o un comico guadagnino decine di volte più di un Chirurgo e di un Medico di Famiglia messi insieme? “Avevo una simpatia per Grillo, magari dettata dalla disistima per gli altri politici e per una certa sfrontatezza verso il potere - dice Domenico Salvago, addetto stampa nazionale dello Snami - ma dopo aver sentito questa intervista devo riconoscere che Grillo vince alla grande la prova del confronto con l'uomo qualunque degli anni 40 il cui simbolo era il poveraccio che scriveva sui muri “abbasso tutti” e che giocava su un umorismo spicciolo che faceva presa sugli scontenti”.
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Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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