Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Un passo importante, ma da solo non sarà sufficiente a risolvere la crisi del Servizio Sanitario Nazionale. Non possiamo limitarci a concentrarci sugli ospedali, quando il vero collasso rischia di avvenire sul territorio, a causa della carenza di medici di medicina generale e delle pessime condizioni di lavoro che rendono la professione sempre meno attrattiva”. Angelo Testa, presidente nazionale Snami, commenta così, in una nota, il piano del Governo per l’assunzione di 30.000 medici e infermieri. “I Medici di Medicina Generale, già sovraccarichi di lavoro e di burocrazia -continua Federico Di Renzo, addetto stampa nazionale Snami - sono al collasso, senza alcun riconoscimento adeguato nonostante per la salute collettiva siano fondamentali e insostituibili.
Orari più flessibili, supporto ai giovani medici nelle AFT e risorse per il funzionamento delle Case di Comunità in linea con il PNRR. I tempi più complessi rinviati alla prossima tornata contrattuale, adesso è corsa all'accordo
Onotri: "Il nostro impegno, di questi anni ha prodotto dei risultati come il riconoscimento della specializzazione in medicina generale che è una nostra battaglia anche se altri vorrebbero prendersi il merito"
Soddisfazione per la proposta del programma scientifico e politico che hanno visto una partecipazione intensa dei delegati
Scotti: “Medici di medicina generale troppo pochi, solo 68 ogni 100mila abitanti”
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
"Abbiamo bisogno di un quadro chiaro, regionale e nazionale, ancor di più con l’avvicinarsi della presentazione della Legge di Bilancio 2024"
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