“Esprimo la più ampia solidarietà alla Federazione regionale della Puglia che in queste ore è fatta oggetto di risposte ingiustamente intimidatorie da parte della Regione”. E’ quanto afferma, Giacomo Milillo, segretario nazionale Fimmg in merito all’agitazione dei medici di base pugliesi contro la ricetta elettronica.
“Le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Salute, che attribuisce alla Fimmg motivazioni dello sciopero mai esplicitate, finiscono per apparire come un tentativo di sfuggire alle responsabilità in merito alle carenze assistenziali denunciate dai medici, che sono l’unico vero motivo dell’iniziativa sindacale. Non riteniamo opportuno creare un clima inutilmente e immeritatamente aggressivo nei riguardi di una categoria che da sempre ha interpretato con responsabilità il ruolo sindacale, indirizzandolo sempre a favore dell’assistenza. L’azione sindacale ha come unico obiettivo quello di sollecitare un confronto nel merito fino ad ora negato – ha sottolineato Milillo -. Apprezziamo l’apertura del presidente Vendola che troverà la Fimmg Puglia disponibile. Il problema sui diritti di rappresentanza, posta in modo autoreferenziale, sbagliato e destruente dalla componente funzionariale e non da quella politica, ha dichiarato Giacomo Milillo, deve risolversi con interpretazioni condivise: è questa la posizione della Fimmg Nazionale già da settimane sostenuta da tutte le segreterie regionali del sindacato compresa quella pugliese. Abbiamo scritto al coordinatore della Commissione salute, l’assessore Luca Coletto, per esplicitare il problema auspichiamo che a breve le Regioni accettino un confronto costruttivo che possa concludersi positivamente con soddisfazione di tutte le parti”. Lo sciopero ha provocato la reazione dell’assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia Ettore Attolini che ha già scritto ai Prefetti e alla Commissione di garanzia sulla legge dello sciopero nei servizi pubblici essenziali, contestando le modalità di attuazione dello stato di agitazione della Fimmg: “La protesta dei medici di base della Fimmg è illegittima. Lo stato di agitazione proclamato, con la conseguente sospensione dell’invio delle "ricette elettroniche" è inammissibile secondo la legge sullo sciopero nei pubblici servizi”. "I medici di base – spiega l’assessore – possono fare sciopero, ma non ostruzionismo, violando precisi accordi e codici di autoregolamentazione". "Lo stato di agitazione - prosegue Attolini - apparentemente motivato da questioni generali sulle quali c’è sempre stato dialogo e che vede puntuali forme di consultazione, sembra infatti essere motivato da una nota della Regione Puglia con la quale si dispone che i medici di base impegnati in attività sindacale, debbano provvedere direttamente al pagamento dei propri sostituti per le ore di lavoro, come peraltro previsto da una sentenza del giudice del lavoro, recepita dal Sisac (la struttura interregionale dei sanitari convenzionati), cui devono adeguarsi tutte le Regioni italiane".
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fonti: Fimmg, regione Puglia
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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