Canali Minisiti ECM

Medico chiede la buonuscita per cedere l'ambulatorio. Milillo: il riconoscimento deve essere rapportato al valore dello studio

Professione Redazione DottNet | 26/02/2013 11:27

A qualcuno non sarà sfuggita la puntata delle Iene in cui tre medici pronti ad andare in pensione chiedono ad un “finto” collega una corposa buonuscita per subentrare nella loro attività. Qualcuno dirà che si tratta di una sorta di riconoscimento economico quasi dovuto dopo anni di professione. D’altra parte anche quando un commerciante cede il negozio ottiene un compenso, così come il tassista quando vende la licenza. L’elenco potrebbe continuare, certo. Ma si tratta, nel caso di un professionista, di una questione deontologica da rispettare.

 La vede così anche Giacomo Milillo, segretario della Fimmg: “Rispetto a comportamenti dei medici come quelli ripresi nel servizio televisivo, non rispettosi delle leggi né della deontologia, non ci può essere che una ferma condanna”, tuona Milillo. “Tuttavia – aggiunge il sindacalista - non ritengo che si tratti di un fenomeno generalizzato e forse i casi ripresi sono frutto di segnalazioni specifiche”. Milillo poi getta acqua sul fuoco: “Come sindacato non possiamo negare l'esigenza per un medico di avere, nel momento in cui si lascia la professione e uno studio di avere una forma di buonuscita, ma assolutamente non a carico di chi subentra”. Insomma sì al riconoscimento economico ma relativo al valore dello studio che si cede.

Un valore che aumenta in base a determinati parametri come l’attività svolta oppure il modello assistenziale. Il futuro, con l’addio al singolo medico in luogo delle associazione, riserverà comunque nuovi trattamenti. “Quando non sarà più il singolo medico a gestire lo studio – spiega Milillo - ma una squadra di medici che potranno ricevere un indennizzo all'uscita dalla Convenzione dopo aver effettuato versamenti alla cassa o a un'assicurazione privata”.

Se l'articolo ti è piaciuto inoltralo ad un collega utilizzando l'apposita funzione

pubblicità

Fonte: interna

Commenti

Rispondi
Rispondi
Rispondi
Rispondi

I Correlati

La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate

Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro

Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti

Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"

Ti potrebbero interessare

La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate

Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro

Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti

Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"

Ultime News

Più letti