A qualcuno non sarà sfuggita la puntata delle Iene in cui tre medici pronti ad andare in pensione chiedono ad un “finto” collega una corposa buonuscita per subentrare nella loro attività. Qualcuno dirà che si tratta di una sorta di riconoscimento economico quasi dovuto dopo anni di professione. D’altra parte anche quando un commerciante cede il negozio ottiene un compenso, così come il tassista quando vende la licenza. L’elenco potrebbe continuare, certo. Ma si tratta, nel caso di un professionista, di una questione deontologica da rispettare.
La vede così anche Giacomo Milillo, segretario della Fimmg: “Rispetto a comportamenti dei medici come quelli ripresi nel servizio televisivo, non rispettosi delle leggi né della deontologia, non ci può essere che una ferma condanna”, tuona Milillo. “Tuttavia – aggiunge il sindacalista - non ritengo che si tratti di un fenomeno generalizzato e forse i casi ripresi sono frutto di segnalazioni specifiche”. Milillo poi getta acqua sul fuoco: “Come sindacato non possiamo negare l'esigenza per un medico di avere, nel momento in cui si lascia la professione e uno studio di avere una forma di buonuscita, ma assolutamente non a carico di chi subentra”. Insomma sì al riconoscimento economico ma relativo al valore dello studio che si cede.
Se l'articolo ti è piaciuto inoltralo ad un collega utilizzando l'apposita funzione
Fonte: interna
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
Commenti