Si è tenuto sabato a Bari (Sheraton hotel) il convegno nazionale del Sindacato dei Medici Italiani: “La sanità al Sud: best practices e nuovi scenari, non solo sprechi”. Ai lavori, aperti dal presidente nazionale Smi, Giuseppe Del Barone e dalla segretaria Regionale, Anna Lampugnani, hanno portato i loro saluti Francesco Bux, direttore dell’Ares 118 Puglia, Ettore Attolini, consulente per la Sanità del presidente della Regione Nichi Vendola, l’Assessore al Welfare del Comune di Bari, Ludovico Abbaticchio, anche a nome del Sindaco Michele Emiliano.
La prima sessione, moderata dal responsabile Organizzativo dello Smi, Ernesto La Vecchia, ha visto gli interventi dei dirigenti nazionali del sindacato, Maria Paola Volponi (responsabile nazionale medicina convenzionata e del territorio) e Mirella Triozzi (responsabile nazionale dirigenza medica) e con le relazioni dei dirigenti regionali delle Regioni: Puglia (Vito Piazzolla che ha illustrato il progetto Nardino sulla presa in carico delle cronicità), Basilicata (Giuseppe Citro sulle strategie regionali contro il diabete), Sicilia (Salvatore Brugaletta sull’assistenza domiciliare e l’integrazione socio sanitaria), Molise (Fedele Clemente sulla rete di emergenza sanitaria tra medicina di base e ospedale), Campania (Raffaele Palombino sull’esperienza di screening del tumor di colon rettale). Inoltre, Enzo Creanza, medico di famiglia ha illustrato la realtà pugliese dei Centri Polifunzionali Territoriali. Il convegno si è concluso con una tavola rotonda moderata dal giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, Giuseppe Armenise, con la partecipazione dell’Assessore al Welfare della Regione Puglia Elena Gentile, dell’Assessore al Welfare del Comune di Bari, Ludovico Abbaticchio, con il direttore dell’Ares 118, Francesco Bux e il segretario nazionale dello Smi e il vice segretario, Salvo Calì e Francesco Medici.
fonte: smi
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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